E’ stato il trasferimento del secolo. Marc Marquez in Ducati ha messo in crisi la Honda. Ci sarà ancora un futuro con la casa di Tokyo?
Dopo 11 stagioni Marc Marquez ha lasciato la Honda e si è messo alle spalle un passato glorioso. Nel box HRC aveva collezionato i migliori risultati dell’era recente della MotoGP. Dopo i due titoli conquistati nelle categorie minori, il catalano si è affermato sin dalla prima stagione in top class, ereditando la moto vincente che era stata di Stoner. Riuscì in un risultato che neanche Valentino Rossi aveva ottenuto nella sua prima annata nella classe regina.
Marc Marquez, fatta eccezione per la travagliata annata 2015 dove si inserì nella lotta al titolo tra i due rider della Yamaha, ha sempre conquistato almeno un titolo sino al tragico evento del 2020 che ha cambiato la sua carriera. La caduta di Jerez de la Frontera ha stravolto gli scenari, catapultando il centauro in una crisi che sembrava essere irreversibile in sella alla RC213V. Il fenomeno di Cervera ha iniziato ad entrare e uscire dagli ospedali, tra operazioni alla spalla destra e necessaria riabilitazione, nel tentativo disperato di ritornare in forma.
Tra interventi chirurgici sbagliati e passaggi a vuoto in pista, la Honda è scivolata l’ultimo posto della graduatoria costruttori nelle ultime due stagioni. Nel 2023 si è toccato il fondo e Marc Marquez ha deciso, con un anno di anticipo, di stracciare il contratto è di legarsi alla Ducati. Una scelta che ha destato scalpore, creando dei forti malumori anche con i vertici della casa di Tokyo. Dopo una storia d’amore che sembrava essere infinita il centauro ha deciso di cambiare vita e raggiungere suo fratello Alex in sella alla Desmosedici del team Gresini Racing.
Le aspettative sulla moto di punta della MotoGP saranno completamente differenti. Dopo quattro stagioni il trentenne potrà finalmente rilottare per il campionato del mondo, provando a ricucire lo strappo che nelle ultime annate ha compromesso la sua cavalcata. Nel corso della sua vita ha vissuto tanti alti e bassi, ma non ha mai voltato le spalle agli uomini che lo hanno reso grande.
Il modo in cui si sono separati il #93 e la Honda farebbe pensare che non ci sono più margini per un’eventuale ritorno nelle prossime stagioni. Il dito medio alzato in Germania in direzione della sua RC213V e le parole del boss della casa di Tokyo sono stato eloquenti. Qualora il catalano dovesse lottare per i titoli mondiali in futuro, difficilmente farà marcia indietro pur con proposte economiche indecenti.
Nella testa del campione c’è solo la volontà di ritornare a sfidare i migliori rider della griglia, in ogni weekend e ci vorrebbero dei miracoli per rivedere, in tempi brevi, la Honda sul tetto del mondo. Il team manager della HRC è consapevole dell’importanza che ha rivestito Marc Marquez, ma il richiamo della casa emiliana è risultato troppo forte.
“Tornerà Marc in Honda? L’intenzione, oggi, è migliorare la moto. Dobbiamo avere di nuovo una moto competitiva, come avevamo anni fa. Questo è il punto numero uno, la cosa più importante. Quindi, logicamente, sarà sviluppare la moto durante l’inverno e correre nel 2024 e vedere quale moto abbiamo e cosa possono fare i nostri piloti con quella moto. E, da metà stagione in poi, vedere davvero dove siamo. Questa è l’unica cosa che posso dire adesso. Pensare oltre sarebbe una follia. Priorità numero uno: sviluppare e migliorare la moto“, ha confessato Alberto Puig in una intervista a MARCA.
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