Fiorello ha una passione per i motori che molti sospettavano. Ecco quale modello ha acquistato per divertirsi con la sua famiglia.
Irriverente, politicamente scorretto e molto pungente in ogni sua uscita pubblica, Fiorello è tra i personaggi più amati dal pubblico italiano. Definirlo non è così semplice perché la sua carriera professionale è cominciata come animatore nei villaggi ed è proseguita nelle vesti di cantate, imitatore, conduttore televisivo e radiofonico, comparendo anche sui grandi schermi.
Il termine giusto, probabilmente, è showman perché, nelle sue tante esperienze ha incarnato il modello di uomo capace di far emozionare e divertire il pubblico allo stesso tempo. Primo di quattro fratelli, il catanese ha aperto la pista anche a suo fratello Giuseppe. Quest’ultimo è diventato un grande attore, interpretando alcune parti anche con il fratello maggiore. Dopo aver studiato, ai tempi, un giovane Fiorello vendeva la lattuga con l’Apecar per 500 lire al giorno e svolgeva numerosi lavoretti.
Oggi sembra quasi paradossale che un giovane possa passare le vacanze estive facendo il garzone da un barbiere, il muratore, l’idraulico, il falegname ma l’Italia degli anni ’70 era un Paese molto diverso. Oltre a tutti questi mestieri Fiorello faceva anche il centralinista per le pompe funebri Cacciaguerra di Augusta. Riuscì a farsi assumere al villaggio turistico della Valtur a Isola Capo Rizzuto come facchino di cucina.
Nel villaggio iniziò a svolgere i ruoli più semplici sino a diventare cameriere, aiuto cuoco e barista ed ottenere un contratto a tempo indeterminato di 2.150.000 lire mensili come direttore. Nel 1985 venne mandato a El Kebir in Tunisia con Claudio Simonetti, e a Roma al Veleno, insieme a Giancarlo Meo, ha modo di conoscere Jovanotti. Fiorello si è fatto da solo e c’ha saputo fare. Ha ottenuto uno spazio televisivo importante nel boom della Mediaset. Era bravo al piano bar e con un microfono tra le mani. Si cimentò come dj nelle serate, sino ad arrivare alla conduzione del Festivalbar e di altri programmi super popolari.
La Lamborghini di Fiorello
Fu scartato dal Pippo Baudo per la conduzione di Fantastico, ma si rifece anni dopo con una carriera spettacolare in TV. I guadagni gli hanno consentito di passare da una modesta Audi A1 ad una Lamborghini Urus. Il SUV della casa di Sant’Agata Bolognese è diventato il punto di riferimento sul mercato con il suo muso spigoloso e l’ampio abitacolo.
La Urus ha rappresentato una svolta assoluta per il marchio emiliano. Tutto è nato da una intuizione dell’ex CEO Stefano Domenicali. La moda dei SUV di lusso, in seguito, ha iniziato a spopolare e ha portato anche altri top brand come Ferrari a proporre la propria interpretazione. Sotto il cofano il motore V8 bi-turbo è capace di raggiungere i 650 cavalli e ben 850 Nm. La vettura ha prestazioni da autentica auto da corsa. Lo 0 a 100 km/h è coperto in appena 3,6 secondi, mentre la top speed si avvicina ai 300 km/h.
Per Fiorello questa vettura rappresenta un punto d’arrivo. A 63 anni può consentirsi anche dei pieni di benzina salatissimi. La Urus beve tanto, ma trasmette delle emozioni autentiche. E’ stato pizzicato a bordo della sua Urus scura, insieme alla famiglia, in più di una occasione. Una ottima scelta di comfort e di lusso, grazie ad una dotazione di altissimo profilo.