Aldo, Giovanni e Giacomo sono tra i comici più amati di sempre in Italia e molti si chiedono come sia nata la storia della loro nota auto.
Le risate sono il sale della vita e dunque avere di fronte dei personaggi che riescono sempre a strappare un sorriso al grande pubblico è un evento meraviglioso e straordinario. Chi negli anni ha dimostrato di essere un trio di comici leggendari sono Aldo, Giovanni e Giacomo, con le loro opere teatrali e pellicole che hanno conquistato l’Italia.
Se c’è un qualcosa che è sempre stato essenziale all’interno dei loro film è il viaggio in macchina. Di fatto non esiste un film del magico trio senza un richiamo a qualche viaggio o comunque a dei brevi viaggi in auto, con il primo film “Tre uomini e una gamba” che parla di un lungo percorso da Milano a Brindisi, con le scene memorabili che sono innumerevoli.
Lo si vede anche in “Così è la vita“, dove vi è una sorta di maldestro rapimento, o in “Chiedimi se sono felice”, dove Giovanni e Giacomo dovranno andare in treno a Palermo per trovare Aldo malato. Questi sono solo alcuni dei film che hanno reso straordinariamente conosciuti i tre attori, perché anche a teatro hanno scritto pagine memorabili.
Il primo grande spettacolo fu nel 1995 “I corti di Aldo, Giovanni e Giacomo”, ma pochi anni dopo tornarono a teatro con “Tel chì el telùn”. Le risate iniziarono dall’inizio alla fine, dallo sketch del professore d’inglese passando per i poliziotti Dexter e Sugar, ma soprattutto è la parte della “Subaru baracca” che è entrata per sempre nell’immaginario collettivo.
Non ci voleva di certo una grande ingegneria alla base della creazione della “Subaru baracca”, con questa che è l’auto storica che ha accompagnato il viaggio da Milano a Pizzo Calabro dei tre comici. Ovviamente non esiste questo veicolo e si tratta di una riproposizione teatrale, dunque non c’è la carrozzeria, sebbene Giovanni si lamenti del fatto nessuno apra la portiera per sedersi sui “sedili”.
Questi infatti sono solo tre sedie, ma la “tecnologia giapponese”, ha fatto sì che pur avendo solo tre posti ci fossero ben quattro porte. Il modello non si chiama inoltre “baracca”, ma secondo la leggenda, la Subaru avrebbe chiamato questo particolare modello SV, con la possibilità anche di far spostare il passeggeri posteriori, trasformandola in un “modello Chiquita”.
In origine lo sketch doveva semplice chiamarsi “Il viaggio“, ma oggi tutti quanti lo ricordano come la “Subaru baracca”, con la casa giapponese che ha sempre visto questi venti leggendari minuti di comicità come una grande pubblicità. La fine degli anni ’90 erano tra l’altro gli anni d’oro della Subaru che con la Impreza vinse anche il Mondiale del 1995 di rally con Colin McRae.
Il trio è tornato di recente a parlare dello storico trio, spiegando come per fortuna la Subaru abbia sempre riso di questo sketch, con i tre che hanno immaginato un giorno questa auto in grado di evolversi, non avendo più la manetta per aprire il finestrino, ma potendo aggiungere il tasto del “Agvzzz”. Chi non lo ha mai visto si goda questi 21 minuti iconici e leggendari nella storia della comicità italiana.
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