L’auto sportiva di punta della Jaguar ha rischiato di fare una bruttissima fine. Ecco cosa è accaduto in autostrada a causa dell’acqua.
Qualora vi trovaste nella circostanza in cui la strada è allagata e il pericolo di acquaplaning diventa reale non provate a replicare le azioni dell’automobilista al volante della Jaguar. La fortuna e una buona dose di capacità alla guida lo hanno salvato da uno schianto che sarebbe potuto risultare fatale. In Germania si raggiungono velocità supersoniche in autostrada, a volte, non essendoci dei limiti ma in questo caso l’azzardo sarebbe potuto costare caro.
Il modello della casa inglese in questione è una XK. La prima serie aveva lasciato tutti a bocca aperta al Salone dell’automobile di Ginevra del 1996. La coupé 2+2 sul piano estetico presentava tutte le caratteristiche tipiche del marchio. La classe infinita della XK8 mise in serie crisi anche l’Aston Martin. Dal punto di vista tecnico usava un telaio derivato da quello della berlina XJ, ma con un passo ridotto.
Lo schema era tradizionale, con trazione posteriore, avantreno e retrotreno a quadrilateri, 4 freni a disco autoventilati con ABS e sterzo a cremagliera con servoassistenza ad azione variabile. L’8 nel nome della vettura stava per il potente motore V8 di 4 litri e il cambio automatico sequenziale a 5 rapporti. Con una cilindrata di 3996 cm³ il motore, in alluminio, sprigionava una potenza di 284 cavalli. Arrivò anche la versione cabrio per una bella brezza tra i capelli nella bella stagione.
La vettura, considerato anche un prezzo alla portata, divenne piuttosto popolare anche in Italia. Dopo la versione R e la leggendaria Black Edition arrivò sul mercato anche la seconda serie cabriolet due porte. Al Salone dell’automobile di Francoforte del 2005, Jaguar mise in mostra delle motorizzazioni da sballo per la nuova versione.
La vettura che vedrete nel video in basso, al lancio, aveva due motorizzazioni: un 3.5 V8 da 256 CV e un 4.2 litri V8 da 298 CV. In seguito venne proposta anche con un potente 5.0 litri V8 che nella versione aspirata da 385 CV e in quella sovralimentata 510 CV, quest’ultima in particolare sotto il cofano della versione R. Al termine del 2014 la seconda serie lasciò spazio alla terza gen.
Nel 2011 al Salone dell’automobile di Ginevra caddero i veli sulla XKR-S in versione coupé, con lo stesso motore della XKR, ma con quel tocco di sportività extra sia nel telaio che nell’estetica. Il 5.0 litri V8 sovralimentato fu spremuto al massimo per arrivare a 550 CV e 680 Nm di coppia massima, in grado di far schizzare la vettura a ben 300 km/h di velocità massima, passando da 0 a 100 km/h in 4,4 secondi. In sostanza, rispetto alla prima serie, ci voleva un vero manico alla guida.
La vettura, nei suoi vari aggiornamenti, è andata sempre più migliorando in termini di dotazione. Sul piano estetico, forse, c’è stata una omologazione ad uno standard non eccelso, tuttavia l’auto rimane, a distanza di anni, un bolide con innovazioni che hanno fatto scuola. Il problema? Beh sull’acqua evitate di fare i fenomeni perché le conseguenze potrebbero essere molto diverse rispetto al fortunato protagonista del video in alto di Supercarfails.it.
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