Le case automobilistiche si sono sempre sfidate a colpi di record. Adesso, però, ne è stato messo a segno uno decisamente particolare che premia l’auto più veloce in retromarcia
Il mondo automobilistico è decisamente particolare. Le aziende che lo compongono, infatti, creano spesso modelli unici, dalle caratteristiche insolite e dalle prestazioni esagerate. Spesso questi veicoli, poi, vengono venduti a facoltosi clienti, ma anche utilizzati per stabilire ogni tipo di record.
Dall’auto più veloce del mondo a quella con l’accelerazione più bruciante, passando per il giro più veloce sulle piste più famose del mondo, sono tantissimi i record che di anno in anno, vedono protagonisti diversi modelli che si sfidano per prendersi lo scettro di questo o quell’altro primato.
Il modello dei record
Ultimamente, però, c’è un modello che sta facendo incetta di primati tanto averne conquistati, da quando ha visto la luce, ben 23. Si tratta di Rimac Nevera, auto elettrica che può contare su ben 4 motori – uno per ogni ruota – sprigionando così una potenza di 1.914 CV. La vettura, infatti, è riuscita a stabilire una serie di record tra cui anche quello di velocità assoluta con i suoi 412 km/h, fatti segnare a novembre 2022 presso l’Automotive Testing di Papenburg in Germania diventando così l’auto elettrica più veloce al mondo.
Rimac Nevera, però, non si accontenta tanto da essere riuscita in una nuova impresa che l’ha fatta entrare ancora una volta nel Guinnes World Record. L’auto della casa croata, infatti, con i suoi 275,74 km/h è riuscita a diventare l’auto più veloce del mondo in retromarcia. Un primato reso possibile grazie a una delle sue caratteristiche; al contrario di un’auto a combustione, infatti, questo modello non ha ingranaggi. Questo significa che i quattro motori non fanno distinzione tra marcia avanti e marcia indietro quindi, a frenare l’auto, c’è solo l’aria non incontrando nessun altro ostacolo.
Un record che è nato quasi per gioco tra ingegneri e progettisti. Una volta effettuate le prime simulazioni, che hanno dimostrato come l’auto fosse in grado di spingersi almeno fino alla velocità di 241 km/h procedendo al contrario, il gioco si è fatto più serio dando vita all’impresa che ha visto protagonista l’auto dell’azienda croata. L’occasione giusta è arrivata quando la vettura è stata messa in pista con Goran Drndak, collaudatore di Rimac, al volante.
Per l’occasione, inoltre, l’auto era stata preparata con una verniciatura su misura progettata internamente all’azienda. E applicata a mano per creare una sorprendente combinazione di colore. Una tonalità, chiamata Lightning Green, che si ispira a un peculiare fenomeno meteorologico che si verifica prima di una tempesta, quando le particelle ionizzate cariche donano al cielo una tonalità verde vivido.