La proprietà Lamborghini da anni è legata al marchio Audi, ma c’è una divisione particolare di successo e ancora italiana.
Il marchio Lamborghini sta vivendo un periodo di grossi cambiamenti, che lo porteranno in fretta ed in furia nel futuro.
Infatti, la casa di Sant’Agata Bolognese si è immersa nelle auto ibride plug-in, con la Revuelto, che ha sostituito l’Aventador ed è stata la prima supercar della storia di questo costruttore ad applicare tale rivoluzione.
Si tratta di una novità non da poco, che andrà a cambiare, in generale, tutti gli equilibri interni al marchio del Toro.
Infatti, da ora in avanti non ci saranno più auto che monteranno il solo motore a combustione interna, ma saranno tutte ibride, sino a portare la gamma anche a diventare a emissioni zero, ma ciò succederà ancora tra qualche anno.
Nel 2023 è stato svelato anche il SUV Lanzador, che per il momento è una Concept Car, ma che rappresenta, a tutti gli effetti, la prima auto full electric del marchio. La Lamborghini ha dunque abbracciato questa fase di cambiamenti.
Per quanto riguarda la pista, nel 2024, la Lambo correrà con una LMDh nel FIA WEC, nella classe regina Hypercar. Si tratta di un’occasione davvero brillante per sfidare i più grandi marchi al mondo e correre la 24 ore di Le Mans.
Molto attesa la sfida con la rivale di sempre, vale a dire la Ferrari, che quest’anno ha corso e vinto al debutto nella gara più bella del mondo. Nel frattempo, vi racconteremo una curiosità che vi lascerà davvero senza parole.
Il 1998 fu l’anno dell’acquisizione della Lamborghini da parte dell’Audi, un momento in cui cambiarono molte cose all’interno della casa di Sant’Agata Bolognese.
Ad oggi, il Toro è ancora di proprietà della casa di Ingolstadt, che ha poi preso in gestione anche la Ducati, e c’è da dire che, sia sul fronte del motorsport che su quello commerciale le cose vanno a gonfie vele.
Detto questo, c’è ancora una parte di Lamborghini che è tutta italiana, ed è la divisione Trattori. L’azienda è fornitrice di trattori e prodotti agricoli, ed è stata fondata nel 1948, con sede a Cento, in Emilia-Romagna.
A fondarla ci ha pensato ovviamente il pioniere Ferruccio, ed è davvero incredibile pensare che la società che si occupava dei trattori è stata messa alla luce ben 15 anni prima rispetto a quella che produce le auto.
Dal 1973 è parte del gruppo SAME, ma è comunque italiana al 100%, ed è sicuramente una delle più grandi eccellenze di questo settore. La casa di Sant’Agata Bolognese produce infatti trattori di ottima qualità, premiati dal mercato.
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