Vi sono realtà nel mondo in cui azioni di questo tipo avvengono all’ordine del giorno. Se non è un record in auto, poco ci manca.
La sicurezza stradale dovrebbe essere sempre al primo posto. Chi si immette in macchina ogni giorno dovrebbe prima di tutto pensare a rispettare le norme del Codice della Strada e riflettere sugli eventuali danni che, azioni sconsiderate, possono arrecare agli altri.
In una piccola utilitaria compatta come la Chevrolet Spark una insegnante ha fatto salire, regolarmente, 25 bambini a bordo. La vettura oggi è fuori produzione ed è stata lanciata dalla divisione coreana della casa automobilistica americana Chevrolet nel 2009. E’ stata prodotta sino al 2016, rappresentando l’erede della Daewoo Matiz. La vettura ha avuto anche un discreto successo di pubblico in Italia.
Il modello importato in Europa venne realizzato in Corea del Sud nello stabilimento della GM Korea di Changwon. In India l’auto è stata ribattezzata come Chevrolet Beat e venne realizzata nello stabilimento di Gujarat, mentre piccole produzioni locali in CKD vennero lanciate anche in Colombia (presso lo stabilimento di Bogotà) e in Uzbekistan (presso lo stabilimento di Asaka). Proprio in Uzbekistan è avvenuto l’increscioso episodio con la sconsiderata maestra protagonista.
I più esperti ricorderanno il successo avuto dalla Daewoo Matiz. Quest’ultima, grazie ad un prezzo bassissimo, fu scelta anche da una vasta gamma di clientela italiana. Sulla base del city car coreana, dopo il passaggio di mano avvenuto con il Gruppo americano, fu riproposta l’utilitaria con le medesime basi. Ovvero un design arrotondato con alcuni elementi spigolosi su una carrozzeria, tipicamente, d’ispirazione asiatica e un motore di piccola cilindrata.
Follia in auto in Uzbekistan
Il modello definitivo della Spark aveva un solo motore a benzina facente parte della famiglia S-Tec da 1,2 litri di cilindrata dotato di turbocompressore e di circa 100 cavalli di potenza massima, ma in seguito fu proposta con una dotazione più ricca. L’avantreno era caratterizzato da ampi gruppi ottici e una grande calandra sdoppiata. Il retrotreno era arricchito da fanali di forma di doppio ovale con la luce di stop a LED e una nervatura nel paraurti inferiori con un terminale di scarico cromato.
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Andiamo al punto centrale del discorso: l’abitacolo della Spark. L’utilitaria è nata con lo scopo di ospitare, comodamente, solo 4 adulti, sebbene sia omologata per 5. In teoria sulla vettura, quindi, sarebbero potuto salire in pieno comfort la maestra e 4 bambini. Grazie alle quattro portiere più l’ampio cofano del vano bagagli l’accesso a bordo risulta facile. A quel punto l’automobilista ha sfruttato la possibilità per fare un carico di studenti, come se fossero bestie.
La polizia stradale della cittadina di Bukhara, in Uzbekistan, ha bloccato una maestra d’asilo alla guida della sua Spark con ben 25 bambini stipati in ogni cm dell’abitacolo. E’ stato girato anche un filmato proposto sul canale IG Laragione.eu. Sei bambini erano seduti, uno sull’altro, sul sedile anteriore, mentre un altro è finito nel vano dedicato alle gambe. A quel punto il numero maggiore era schiacciato sul divano posteriore. Tutti gli altri erano in condizioni disumane nel piccolo bagaglio dell’auto.
La donna è stata solo sanzionata per guida pericolosa, ammettendo che la pratica non era iniziata quella mattina. I bambini, per quanto scossi dall’accaduto, non hanno riportato ferite. Ma cosa sarebbe accaduto in caso di tamponamento? Meglio non pensarci.