La Red Bull è il team di riferimento, ma la Ferrari ha dalla sua successi e tradizione. Ora emerge un retroscena davvero assurdo.
Il 2023 che sta andando in archivio è stata un’altra annata trionfale per la Red Bull, assoluta padrona di quest’epoca in cui in F1 è tornato in voga l’effetto suolo. Il team di Milton Keynes ha vinto il terzo titolo piloti di fila ed il secondo costruttori, con Max Verstappen assoluto padrone, che su questa RB19 ha fatto il bello ed il cattivo tempo, condannando i rivali ad una resa anticipata, per un mondiale mai messo in discussione.
La Red Bull di oggi è una macchina perfetta, che ha preso il posto della Mercedes sul trono della F1, e che difficilmente scenderà dalla sua posizione di dominatrice. L’uomo forte in tal senso è sicuramente il progettista Adrian Newey, che da anni regala gioielli al Circus, ed è la vera spina nel fianco della concorrenza. La Ferrari provò a strapparlo ai rivali, ma senza successo.
Red Bull, ecco il retroscena su Newey in Ferrari
La Red Bull ha messo le mani sul geniale Adrian Newey da ormai oltre 15 anni, e deve principalmente a lui i tantissimi successi che ha ottenuto. Parliamo del progettista più vincente della storia della F1, che in passato aveva portato a dominare il mondo anche la Williams e la McLaren, con genialate come le sospensioni attive che sono rimaste nella storia di questo sport.
Newey ha sempre voluto restare in Inghilterra, senza mai andare a lavorare nel suo paese d’origine. Secondo quanto rivelato da Christian Horner, la Ferrari ha provato varie volte a strapparlo al team di Milton Keynes, ma la squadra anglo-austriaca è riuscito a convincerlo a non andarsene, mediante la creazione di un progetto eccezionale.
Ecco le parole di Horner sul tentativo del Cavallino: “La Ferrari lo stava cercando con insistenza, gli aveva promesso il mondo. Gli aveva promesso uno stile di vita da Hollywood a Monte-Carlo, volo tra la fabbrica ed il Principato ogni giorno, ed anche la possibilità di costruire una vettura stradale. Dietrich Mateschitz lo convinse però a rimanere, gli disse che anche noi avremmo fatto una vettura stradale. Lui chiese come avremmo fatto, Dietrich gli rispose che non ne aveva idea, ma che avrebbe trovato il modo“.
La vettura stradale che poi costruì Newey è l’Aston Martin Valkyrie, nata dalla collaborazione tra la Red Bull e la casa inglese, che ne è stata sponsor dal 2016 al 2020, prima dell’arrivo in F1 con un proprio team. La Valkyrie è un mostro di tecnologia, che nel 2025 farà il proprio debutto alla 24 ore di Le Mans, nell’IMSA e nel FIA WEC in classe Hypercar.
In questo modo, si chiusero le porte ad un possibile passaggio di Newey alla Ferrari. Secondo quanto emerso, il vulcanico progettista britannico ha rinnovato l’accordo con il suo team in quest’annata, e pare non ci sia alcuna possibilità di vederlo a Maranello in futuro. Di certo, questo sarà uno dei più grandi rimpianti dei tifosi del Cavallino e di tutti gli appassionati.