Tempo di decisioni importanti in casa Volkswagen, tutta la produzione cambia e anche per i clienti comincia una nuova era
La storia recente della produzione mondiale lo dimostra. Puoi partire dal nulla come ha fatto Tesla e diventare leader nel settore delle auto elettriche. Puoi chiamarti Volkswagen, quindi potenzialmente il primo Gruppo automobilistico del mondo, e andare in crisi. Ecco perché in Germania hanno preso decisioni drastiche sul futuro della produzione.
Le prime sono immediate e non inducono all’ottimismo, perché anche la Casa tedesca è vittima della crisi produttiva. Così nel mese di settembre e per ora a tempo indeterminato Volkswagen ha interrotto la lavorazione di alcuni modelli ad emissioni zero in due stabilimenti.
Parliamo della Volkswagen ID.3 e della Cupra Born, entrambe vittime di un calo drastico nelle richieste da parte dei clienti. Non così è stato per la produzione delle Audi Q4 e-tron, Q4 Sportback e-tron, Volkswagen ID.4 e ID.5, segno che la Casa al momento punta sui modelli elettrici più vantaggiosi in termini di vendite e non su quelli più compatti.
Almeno fino al 16 ottobre rimarrà in funzione una sola catena di montaggio, per ottimizzare il lavoro e non intasare i depositi. Ma in realtà nessuno sa con certezza cosa succederà dopo la metà di ottobre e se tutto riprenderà con regolarità. Inoltre l’azienda ha tagliato i posti di lavoro, non confermando quasi 300 contratti a tempo determinato a Dresda nella linea che si occupa della produzione della ID.3, ora ferma.
La crisi è determinata in Germania anche dal taglio degli incentivi statali per l’acquisto di un’auto 100 per cento elettrica che dal 1° gennaio 2024 scenderanno da 4.500 a 3.000 euro. Inoltre già dallo scorso 1° settembre il governo tedesco ha smesso di sovvenzionare i bonus per l’acquisto di auto elettriche da parte delle aziende.
Tutto stravolto in casa Volkswagen, decisioni clamorose: cambia la strategia
I problemi produttivi di Volkswagen in Germania si aggiungono a quelli di altri marchi del Gruppo. In Repubblica Ceca infatti alcuni stabilimenti hanno dovuto interrompere la produzione, in particolare Skoda a Kvasiny e Mlada Boleslav per la mancanza di componenti.
Colpa di un importante fornitore che ha subito danni ingenti in uno dei suoi stabilimenti in Slovenia a causa di una inondazione e degli allagamenti che ne sono conseguiti, la KLS Ljubno. Così il Gruppo ha dovuto anche rallentare riducendo gli orari di lavoro dei dipendenti nello stabilimento di Wolfsburg, dove costruisce la Golf e la Tiguan.
Nonostante questo però la Casa madre non molla e ha già pronti i piani industriali per i prossimi cinque anni. Negli ultimi giorni infatti si è riunito il Consiglio di Sorveglianza del Gruppo che ha reso noti i siti di produzione e i rispettivi modelli del marchio tedesco e delle sua consociate. Una necessità impellente, soprattutto alla luce dei progressi che mostra la concorrenza.
Così adesso sappiamo che la nuova ID.3, appena tornerà ad essere prodotta, sarà presso lo stabilimento di Wolfsburg e nei prossimi mesi sarà verrà affiancata anche da un secondo modello elettrico. Inoltre dal 2026 arriverà un nuovo Suv a batteria di segmento C. E sempre a Wolfsburg nasceranno anche le nuove generazioni di Golf e Tiguan.
I nuovi modelli elettrici basati sull’architettura SSP (sigla per Scalable Systems Platform) che arriveranno dal 2028, saranno integrati nelle strutture esistenti e rimodernate dello stabilimento principale. Invece lo stabilimento di Osnabrück continuerà la partnership con Porsche oltre alla produzione dei veicoli a combustione Arteon e T-Roc cabriolet.