Siete appassionati da sempre di auto o moto da corsa? Ecco qual è lo sport di guida più pericoloso al mondo!
Moltissime persone nel mondo sono fortemente appassionati di auto e moto da corsa e, ogni domenica guardano in televisione le tappe dei vari circuiti del Gran Premio di Formula 1 oppure il Motomondiale. Ma sono veramente questi gli sport di guida durante i quali le automobili corrono più velocemente? E, soprattutto, sono davvero i più pericolosi? Ovviamente non potranno essere così pericolosi, i responsabili e gli organizzatori devono sempre mettere la sicurezza dei piloti al primo posto.
Per fare un esempio, durante la gara di Formula 1 del circuito di Baku, alcune monoposto sono arrivate a raggiungere i 350 Km/h. Stiamo comunque parlando di un circuito automobilistico. In Irlanda del Nord, invece, questa velocità la raggiungono motociclette che percorrono su strette strade di campagna, fiancheggiate da rocce e pietre. I piloti di “road racing”, ovvero corse su strada, non si curano minimamente delle condizioni, a volte molto rischiose, della strada, ma si interessano solamente della velocità e di arrivare primi. Molto probabilmente le gare di “road racing” in Irlanda del Nord sono gli eventi più pericolosi tra gli sport di guida.
Inizialmente, le gare di “road racing” in Irlanda del Nord erano nate essenzialmente come una forma di divertimento e per fare esperienza delle velocità. Le competizioni venivano organizzate senza il permesso della autorità locali, ma grazie all’amichevole aiuto della polizia locale che liberava le strade e tenere lontane le persone. I motociclisti si radunavano in un punto prestabilito da cui iniziava la gara. Inoltre, alcuni club di motociclisti cercavano di contrapporre tipologie di moto diverse durante le gare, come ad esempio: Norton con Harley-Davidson.
Road Racing in Irlanda del Nord: fine della corsa
Queste gare da corsa sono sicuramente folli, ma sono una follia che persiste e che è passata velocemente dalla violazione della legge a una storia centenaria dello sport motoristico. La Northwest 200 e l’Ulster Grand Prix sono eventi di punta, nei quali prendono parte più di cento corridori, con una presenza media di spettatori compresa tra 150.000 e 200.000 durante la settimana di gara, 100.000 il giorno stesso della gara. Tuttavia, fino dalle prime gare dei primi anni del Novecento, circa 265 ciclisti hanno perso la vita in incidenti. Queste cifre si confrontano con la morte di 32 piloti della Formula 1 dal 1950 ad oggi.
Proprio per questo motivo, tutte le gare di “road racing” in Irlanda del Nord sono state annullate dalla Motorcycling Union of Ireland a partire dal 2023, anche a causa del fatto che le compagnie assicurative hanno ridotto al minimo l’esposizione al rischio, triplicando i loro costi. Purtroppo, questo andrebbe a significare la fine di una delle forme di sport motoristico più veloci, una delle più mortali: la fine di un secolo di tradizione.