Michael Schumacher è considerato da molti il miglior pilota di sempre nella storia della F1, ed ora emerge un retroscena davvero pazzesco.
Quando si menziona Michael Schumacher, si rischia sempre di far commuovere gli appassionati, visto che ciò che il tedesco ha fatto in carriera resterà per sempre nella storia. Il tedesco ha avuto il merito di riportare in cielo la Ferrari, che a metà degli anni Novanta era ormai diventato un team di seconda fascia, costruendo una delle squadre più forti della storia della F1, in grado di dominare la scena all’inizio degli anni Duemila.
Considerando la crisi odierna della Ferrari, da quegli anni sembra passato un secolo, ma il ricordo di ciò che Schumacher fece per il Cavallino è ancora vivo in tutti noi. Purtroppo, il Kaiser di Kerpen oggi vive una vita diversa, e non lo abbiamo più potuto vedere al muretto o nel paddock, magari a seguire la carriera di suo figlio Mick. Il destino ha deciso diversamente.
Michael Schumacher, ecco cosa stava per accadere
Luca Cordero di Montezemolo ha voluto ricordare un episodio che riguarda la carriera di Michael Schumacher, ovvero quello del mancato ritorno in Ferrari nel 2009. Per chi non lo ricordasse, la vicenda riguarda quanto accadde nell’estate di 14 anni fa, subito dopo il terribile incidente di Budapest di Felipe Massa, che dovette interrompere la propria stagione con largo anticipo.
Michael all’epoca era al muretto del Cavallino, ed aveva continuato a girare sulle F1 nel corso delle sessioni di test. Montezemolo decise di richiamarlo al volante della Ferrari, ma a causa di un infortunio di qualche tempo prima ad una vertebra avvenuto durante un giro in moto, il tedesco non ebbe l’ok per correre. Montezemolo è tornato sull’episodio, affrontando anche la tematica del passaggio in Mercedes.
Ecco le sue parole: “Michael venne nel mio ufficio, così gli chiesi di tornare a correre solo temporaneamente. Lui mi rispose che non avrebbe potuto non aiutarci, dando il suo consenso. Tuttavia, fece poi dei test e ne venne fuori che quando saliva sui cordoli aveva dei dolori al collo. Si fece visitare e poi mi chiamò in lacrime, dicendomi che non aveva avuto l’ok per tornare in pista“.
Montezemolo ha poi ricordato il passaggio di Schumacher al volante della Mercedes, lodando comunque il suo strepitoso lavoro: “Infatti, la vertebra non era ancora guarita, ma quel furbò di Ross Brawn lo convinse poi ad andare in Mercedes una volta che la sua situazione migliorò. Lui però, lavorava come Lauda, era in perfetta simbiosi con gli ingegneri e con i meccanici. Non c’è mai stato un pilota come lui nella grande storia della Ferrari“.
Come tutti voi ricorderete, l’esperienza del Kaiser di Kerpen in Mercedes fu negativa, dal momento che le vetture del team di Brackley non erano competitive, ma anche per un’età ormai più avanzata e per una simbiosi mai trovata con la squadra. Il ritiro definitivo avvenne alla fine del 2012, quando mancava poco più di un anno al dramma sugli sci che gli avrebbe cambiato la vita.