Tre top team hanno ritrovato competitività nella sfida del sabato di Austin. Horner si è sbilanciato già in ottica 2024, confermando una RB al vertice ma con più avversarie nella mischia.
Non sarà una passeggiata per Max Verstappen confermarsi sul tetto del mondo nel ‘24, stando a quanto riportato da Horner. Quest’ultimo da una posizione privilegiata ha osservato l’andamento della Sprint Race del Texas con un occhio già alla prossima stagione. Da una parte c’è la chiara volontà di continuare a fare la voce grossa nel Paddock, ma nelle ultime uscite la concorrenza sta crescendo.
L’andamento di Mercedes, Ferrari, McLaren rappresenta una seria minaccia per la Red Bull Racing? Prima di tutto, al momento, il piccolo grande problema della squadra di Milton Keynes è che non può fare affidamento su un secondo driver di qualità. Perez ha perso lo smalto dei giorni migliori e si è ritrovato in una clamorosa difficoltà psicologica, a seguito delle pressioni di Helmut Marko.
Il messicano sembra stia correndo su una Formula 2 rispetto al tre volte campione del mondo, Max Verstappen. Sebbene gli sviluppi possano essere andati tutti nella direzione del fenomeno di Hasselt, il trend è talmente negativo da lasciare poco sereno anche Horner. Se vi fosse una lotta accesa con uno o più team nella prossima annata potrebbe trattarsi di un grave problema.
Sul piano tecnico la RB appare un passo in avanti rispetto alla concorrenza. Non ha particolari punti deboli. Verstappen sta esaltando la wing car progettata da Adrian Newey come, raramente, si è visto nella storia della F1. Per di più la squadra non pare appagata dai risultati. La possibilità concreta di vincere sino al termine dell’attuale ciclo tecnico, sino alla rivoluzione del 2025, appare una possibilità concreta e molto ghiotta.
Red Bull Racing, la paura di Horner
C’è, però, un dato che sta facendo riflettere il team principal inglese. Di sicuro Verstappen è una garanzia di risultati. E’ emerso in modo lampante la supremazia del figlio d’arte di Jos, anche nella Sprint Race di Austin. Ha difeso la prima posizione con le unghie in Curva-1 e ha strappato l’ennesimo successo. Il gap sulla concorrenza, però, non è stato così ampio come al solito. Ecco la nazione F1 più titolata.
Lewis Hamilton, nella prima parte di gara, ha dimostrato di essere ancora quel mastino che, nel 2021, contese il mondiale al #33, oggi numero 1 della griglia. Leclerc e Norris stanno ritrovando competitività. La Ferrari non porterà altri sviluppi sebbene con Sainz, nella tappa di Singapore, abbia trovato la giusta competitività e abbia fermato la striscia record di 10 successi di Verstappen.
La McLaren ha fatto passi da gigante rispetto alla prima parte di campionato, dimostrando che un recupero lampo, a stagione in corso, non è utopia. Per tutti questi motivi Christian Horner, dopo la SR di Austin, ha dichiarato: “Quando ci saranno regolamenti stabili, le vetture e i team convergeranno, quindi questo è un anticipo di ciò che vedremo l’anno prossimo con un campo molto più ristretto“. Come riportato su Crash.net l’inglese è convinto che nel 2024 la sfida al vertice sarà molto più serrata.