Il Mondiale di F1 ha emesso i suoi verdetti ma non c’è pace in pista: l’ultima richiesta della FIA sta per scatenare una bufera inattesa
Ora che tutte le caselle sono andate a posto, con la doppia vittoria scontata di Max Verstappen e della Red Bull tra i piloti e i costruttori, la Formula 1 pianifica il futuro. Impossibile mettere un freno allo strapotere del campione olandese e della Casa austriaca, ché i regolamenti cambieranno solo in vista del 2026, ma ci sono altre rivoluzioni in vista.
Il primo tassello era rappresentato dal rinnovo o meno di Pirelli come fornitore unico di pneumatici sia per la F1 che per le Serie minori. Una trattativa lunga e complessa perché c’erano molti criteri da soddisfare e la presenza ingombrante di Bridgestone che vuole rientrare.
In effetti i giapponesi ce la faranno, ma dovranno anche aspettare perché nelle ultime ore è arrivato l’annuncio ufficiale dell’accordo. Pirelli, che aveva il contratto in scadenza nel 2024, ha prolungato il suo rapporto fino al 2027. Ma è anche prevista l’opzione di estensione del contratto anche per la stagione 2028.
La gestione della Formula 1 quindi ha scelto di sposare la continuità, proseguendo un rapporto con Pirelli che dura ininterrottamente dal 2011. Ma sul piatto in realtà ci sono altri temi caldi che avranno una soluzione molto più difficile e rischiano di spaccare definitivamente i rapporti con la FIA.
Perché se fino a qualche settimana fa sembrava impossibile immaginare l’ingresso dell’undicesimo team nel Mondiale in realtà sta per diventare realtà. La candidatura del Team Andretti, che è appoggiato da General Motors e quindi rappresenta in toto lo spirito americano, è forte e riuscirà nel suo intento anche se manca la risposta definitiva.
F1, cambia di nuovo tutto: è bufera sui Gran Premi e lo scontro sarà lungo
La battaglia non è tra i team attualmente presenti in Formula 1 e la FOM che organizza il Mondiale, quindi Liberty Media che detiene i diritti commerciali. Ma piuttosto tra quest0ultima e la FIA che ha deciso di sposare la causa di Andretti accentuando lo scontro già in atto da tempo con l’organizzazione guidata da Stefano Domenicali.
FOM difende gli interessi delle squadre già presenti, anche perché con un nuovo ingresso la fetta dei proventi sarebbe più bassa per tutti. Ma la FIA tira dritto e per bocca del suo presidente, Ben Sulayem, spiega che sarà soltanto un bene per il mondo dei motori.
Intervistato dalla Reuters, il numero uno della federazione internazionale ha spiegato che in griglia ma soprattutto ai box dei circuiti che ospitano le gare c’è spazio per 12 squadre. Quindi nessuno si può lamentare se il campo dei partenti dovesse essere allargato. Piuttosto, secondo lui sono troppe 24 gare in calendario, quelle che prevede adesso Liberty Media.
“Non possiamo Andretti e General Motors a comprare un’altra squadra solo perché i proprietari non vogliono vendere. Non dirò chi l’ha fatto, ma mi hanno anche chiesto di andare a convincere la General Motors a comprare. Io non sono stato eletto per questo, non faccio l’intermediario. E poi il regolamento consente di avere 12 squadre”.
In più ha ricordato che quest’anno in occasione di qualche gara c’è persino stata la presenza degli attori di Hollywood, come Brad Pitt, che avevano uno spazio a loro riservato, come se fossero un team vero.
Secondo il dirigente qatariota è solamente una questione di soldi, anche perché Cadillac e Andretti che hanno presentato la candidatura hanno le carte in regola. Ora la palla passa alla FOM che deve approvare l’ingresso, ma la strada è tracciata.