L’Alfa Romeo è uno dei marchi italiani più famosi, ed ora emerge una storia che fa discutere. Ecco cosa accadde tanti anni fa.
Il marchio Alfa Romeo è uno dei più famosi costruttori italiani al mondo, che in questo periodo storico sta vivendo una seconda giovinezza. La casa di Arese sta ottenendo grandi risultati sul fronte delle vendite, e c’è la netta sensazione che le cose possano andare ancora in miglioramento, visto l’arrivo di tanti nuovi modelli che sono ormai pronti per fare il loro esordio. Al momento, questa casa è di proprietà del gruppo Stellantis, di cui fa parte anche la FIAT.
Questo significa che l’elettrico, molto presto, diventerà l’unica fonte di mobilità per i modelli del marchio del Biscione, come accadrà anche per la FIAT. Nella giornata di oggi, vi parleremo proprio del legame che c’è tra l’Alfa Romeo e la casa di Torino, che tanti anni fa si ritrovarono legate da quello che molti considerano un grave errore di un nostro famoso politico.
Alfa Romeo, le polemiche per la vendita alla FIAT
Il 1986 fu un anno nevralgico per la storia dell’Alfa Romeo, che sino a quel momento era stata parte dell’Iri, ovvero l’Istituto per la Ricostruzione Industriale, e che venne venduta alla FIAT, e questo episodio ora fa ancora molto discutere. In questi giorni, c’è stato un vero e proprio scontro tra Romano Prodi, ex Presidente del Consiglio, ed Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy.
Dal momento in cui la casa di Arese fu venduta a quella di Torino sono trascorsi ben 37 anni, ma si parla ancora di quell’operazione come di uno dei più grandi errori della nostra politica. Urso ha parlato di tale episodio a Capri, al convegno dei Giovani Imprenditori: “Il grande errore della politica è quando il presidente dell’Iri di quel periodo vendette l’Alfa Romeo alla FIAT, non accogliendo quello che era stato l’investimento della Ford. Proprio per questo motivo, in Italia abbiamo una sola casa automobilistica, mentre negli altri paesi ce ne sono tre, quattro o cinque“.
Urso ha poi bacchettato Prodi stesso: “Questo errore ha un nome ed un cognome, vale a dire Romano Prodi“. Al contrario di quanto accade tante volte, con i nomi che vengono lasciati sottintesi, qui c’è stato un vero e proprio attacco diretto, che non può non far rumore. A quel punto, Prodi ha deciso di rispondere, ed ha detto la sua sulla vicenda.
Ecco le sue parole: “Sono costretto a ricordare al ministro qualcosa su quel periodo di storia industriale. Non ho mai avuto l’obiettivo di vendere l’Alfa Romeo alla FIAT, non sono un monopolista. Contattati vari acquirenti e solo la Ford sembrava interessata, ma la FIAT fece però un’offerta più alta, mettendo più soldi sul piatto. Voleva anche comprare tutte le azioni, a differenza della Ford che non volle rilanciare. A quel punto, la Finmeccanica non aveva alternative e doveva vendere a quello che era il miglior offerente, per cui si decise per la FIAT“.