Max Verstappen sta correndo un campionato a parte, ed è pronto per la conquista del terzo titolo. Il campione ha però un rimpianto.
La F1 è pronta per il rush finale lontana dall’Europa, con il Gran Premio di Singapore che darà il via all’ultima parte della stagione. Max Verstappen arriva a Marina Bay da favorito assoluto, nel tentativo di rompere l’ennesimo tabù. Il campione del mondo non ha mai vinto da queste parti, con Sergio Perez che fu il protagonista della gara dello scorso anno battendo la Ferrari di Charles Leclerc.
Verstappen ha tutto per piazzare l’11esima vittoria di fila, che equivarrebbe alla 13esima della stagione, su una pista che si sposa alla grande con le caratteristiche della Red Bull. Infatti, a Singapore si corre con il massimo del carico aerodinamico disponibile, come a Monte-Carlo o a Budapest, dove il campione del mondo non ha avuto alcun rivale.
Verstappen, ecco perché voleva Hamilton al fianco
Il dominio di Max Verstappen non sta di certo rendendo questa F1 troppo avvincente, ma siamo sicuri che, tra molti anni, tutti ricorderemo ciò che il figlio di Jos sta facendo, visto che sta portando a casa una quantità enorme di record. Nel corso di un evento della Heineken, a commentare questa situazione è stato Jacques Villeneuve, campione del mondo con la Williams-Renault nel 1997, che pare avere le idee chiare in tal senso.
Ecco le sue parole: “Penso che Max avrebbe forse voluto Hamilton accanto per riuscire a batterlo, ma credo che questo desiderio non abbia incontrato la volontà della Red Bull. Credo che Verstappen sia il migliore dei piloti e questo è quanto. Non ha senso dire che il suo dominio in F1 è dannoso, la gente dovrebbe essere contenta di ciò che sta ottenendo. Una volta vincevano Hamilton e la Mercedes e nessuno si lamentava, e non capisco perché ora, invece, se la prendono se vince Max“.
Villeneuve ha poi detto che c’è molto del pilota in ciò che stiamo vedendo: “Credo che questo sia il dominio di Max. La F1 non è mai stata così ravvicinata, a volte tra il primo e l’ultimo c’è solo un secondo di differenza, cosa che in passato non è mai successa, ma il pubblico comunque non è contento di quanto sta succedendo“.
Ovviamente, il figlio di Jos sta costruendo un dominio incredibile e c’è tanto del suo, ma è anche la Red Bull ad essere di un altro pianeta. Inoltre, affermare che la F1 non sia mai stata così vicina è del tutto insignificante, dal momento che ciò che interessa è sempre e solo la lotta per il vertice in F1.
A pochi jmporta della lotta per un quinto posto se ogni domenica si sa già chi sarà il vincitore. La storia di questo sport è fatta da sfide epiche per vittorie e titoli mondiali, e non per decidere chi sarà il primo dei perdenti. Una battaglia interna tra due piloti di grande livello cambierebbe già le cose, ma Sergio Perez non riuscirà mai a regalarcela.