La Red Bull può davvero cambiare tutto alla fine di questa stagione, ed una voce non controllata scuote il paddock. Il pilota fa discutere.
In casa Red Bull si avvicina la festa per altri due titoli mondiali, che potrebbero arrivare già nelle prossime settimane. Max Verstappen sta dominando la scena ed a Monza si è preso il record di 10 vittorie di fila, battendo il vecchio primato di Sebastian Vettel, stabilito nel 2013 e sempre al volante di una monoposto del team di Milton Keynes.
I siluri di Adrian Newey stanno facendo la differenza, con la RB19 che ha vinto 12 gare su altrettanti week-end disputati, portando a casa anche 3 Sprint Race su 3. Un rendimento di questo tipo non si vedeva dai tempi della McLaren-Honda del 1988, che però proprio alla 12esima gara vide interrompere il proprio dominio, con la Ferrari di Gerhard Berger che vinse a Monza.
Ciò non è accaduto lo scorso week-end, con la Red Bull che ha piazzato una devastante doppietta a casa della Ferrari. La Rossa ci aveva creduto, con Carlos Sainz in pole position e Charles Leclerc al terzo posto, ma lo spagnolo ha resistito per soli 14 giri davanti a tutti, per poi cedere il passo al campione del mondo, troppo più veloce sul passo gara.
La questione piloti in casa Red Bull è sempre un tema, dal momento che chiunque si siede accanto a Max Verstappen finisce per essere macinato. Il campione del mondo ha un potere enorme all’interno della sua squadra, che deriva ovviamente dal suo talento superiore. Di piloti così ce ne sono stati ben pochi nella storia della F1, e ci sono seri dubbi sul fatto che ne vedremo altri.
Sergio Perez ha provato a giocarsela ad inizio anno, ma dopo i successi di Jeddah e Baku non ha mai più avuto il passo per competere. Il messicano, come lo scorso anno, ha sofferto una volta iniziato lo sviluppo, che è chiaramente andato in direzione del compagno di squadra. La RB19 si è evoluta seguendo le indicazioni di Verstappen, ma ciò è del tutto normale quando c’è una differenza così ampia a livello di passo.
Perez è stato intervistato da “DAZN Spagna“, ed ha detto che è possibile che a fine 2024 lasci il team di Milton Keynes. Al momento però, sembra essere solo un’ipotesi remota, anche perché di grandi alternative non ce ne sono nelle altre squadre, a meno di non accettare auto poco competitive: “Con il tipo di stagione che ho avuto, è importante disputare le prossime gare in un ambiente in cui sento di poter dare il mio contributo. E se non ci sarà un posto per me nel 2024, dovrò cercare delle alternative. Ci sono momenti molto difficili, non è facile stare in questo ambiente con una pressione di questo tipo, e tra me e Max c’è una grande differenza. Lui si esprime sempre al massimo livello, io no, soprattutto da quando è iniziato lo sviluppo della macchina“.
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