Lamborghini Urus, una vettura molto ricercata in tutto il mondo. Di certo però nessuno l’ha mai vista così.
Abbiamo spesso e volentieri parlato della Ferrari Purosangue, vettura SUV semplicemente sorprendente per caratteristiche e dettagli. Ma anche la Lamborghini Urus ha certamente lasciato un segno in tal senso. Certo, parliamo di due vetture completamente diverse, ma comunque figlie dello stesso settore di appartenenza.
La Urus risulta essere esteticamente imponente, un po’ come le più grandi Lamborghini realizzate nel corso della storia. Prodotta a partire dal 2018, ha 650 CV di potenza massima ed è quindi un mezzo veramente importante dal punto di vista delle prestazioni.
Sia nella carrozzeria che nell’abitacolo, poi, si possono trovare fino a cinque passeggeri e viene fatto uso delle fibre di carbonio in molti lati della vettura. Il suo valore di mercato supera i 200mila euro, non è perciò un mezzo conveniente dal punto di vista economico. Sicuramente però è un’autovettura unica…anche se non quanto ‘un’altra Urus’.
Lamborghini Urus, che rivoluzione: mai vista così
Lamborghini Urus e la modifica che non ti aspetti. Non c’entra niente la casa del Toro, bensì la responsabilità in questa precisa occasione è tutta di Mansory – azienda tedesca specializzata nell’elaborazione di SUV, auto di lusso e vetture ad alte prestazioni – che ha voluto proporre una versione praticamente unica del mitico SUV targato Lamborghini. Un mezzo…a sei ruote. Già, avete capito bene. Una Urus così estrema nemmeno a Sant’Agata Bolognese avrebbero potuto immaginarla.
A dirlo non siamo solo noi, ma anche lo stesso aspetto di tale modello. Parliamo di un veicolo dotato di sei ruote motrici di colore rosso. Come mostrato dal profilo Instagram Carlifestyle, la macchina italiana è parcheggiata in un probabile centro specializzato di modifiche estreme e strutturali di automobili. Dato che mancano ancora tante caratteristiche da rivelare, non è detto che siano effettivamente sei ruote montate su questa Urus, ma se invece la modifica fosse reale probabilmente sarebbe stato ampliato il vano posteriore con l’ausilio di un asse extra che ha notevolmente aumentato lo spazio interno del SUV. Pare infatti che il bagagliaio sia più capiente e profondo.
L’equipaggiamento mostra poi grandi cerchioni rivestiti di sottili pneumatici, quindi poco adatti ad un utilizzo costante ed effettivo. Più probabile che tale realizzazione sia stata fatta per evidenziare l’aspetto modificato della Urus a sei ruote, che in effetti attira facilmente l’attenzione. Il terzo asse è alimentato dal motore bi-turbo, che però forse verrà avviato poco o addirittura per niente. Dopotutto questa Lamborghini è stata pensata per viaggiare su quattro ruote. E’ sicuramente un’auto unica, su questo non ci piove; poi, sul suo utilizzo, qualche dubbio in più lo abbiamo. Ma se è contento il suo proprietario…