Se siete appassionati di Ford e FIAT, oggi vi parleremo di una curiosità a dir poco incredibile. Ecco il modello che è protagonista.
In questi mesi si parla molto della crisi del mercato dell’auto, che è in una fase comunque di ripresa rispetto allo scorso anno, con i costruttori che stanno investendo molto nonostante le difficoltà. Tra di essi, di sicuro, spicca la Ford, la quale è tra i principali sostenitori della mobilità sostenibile, con nuove vetture elettriche in arrivo.
Nel 2024, infatti, farà il proprio esordio la Puma elettrica, ovvero il SUV che è stato lanciato pochi anni fa, che ora avrà anche una variante green. Un lavoro simile lo sta facendo la FIAT, che è determinata nello spostare l’attenzione sulle batterie, anche se non ha intenzione di mollare del tutto il motore termico. Infatti, la 600 presentata a luglio si è appena svelata nella sua variante termica ibrida, ovvero la 600 Hybrid, che costa meno e che può essere più pratica per gli acquirenti.
Detto questo, FIAT e Ford hanno anche un modello in comune, che porta il logo della casa di Detroit, ma che è stata costruita all’interno di uno stabilimento della casa di Torino. Andiamo, a questo punto, a dare un’occhiata a questo modello, ovvero la storica Ka, che ha fatto la storia delle quattro ruote e che ha dentro di sé lo zampino della casa italiana.
Uno della Ford più note dell’epoca moderna è sicuramente la KA, un’utilitaria commercializzata dalla filiale europea, e che è entrata in produzione a partire dal 1996. L’ultima versione di questa vettura è entrata in produzione a partire dal 2015, ed ha cambiato denominazione in Ka+, ma non è questa la versione che ci interessa maggiormente.
Infatti, il nostro focus è sulla Ka di seconda generazione, che è stata prodotta dalla FIAT Automobiles S.p.a., nello stabilimento polacco di Tychy. La sua presentazione avvenne al Salone dell’Automobile di Parigi del 2008, ed è stata costruita sulla stessa base della 500, che da poco era stata svelata e che fu fortemente voluta da Sergio Marchionne per il rilancio di questo marchio.
La seconda generazione è stata prodotta con motore benzina 1.2 fire Fire da 69 cavalli, rinominato Duratec, ma a disposizione della clientela c’era anche il diesel 1.3 Multijet da 75 cavalli. Essa è dotata di un filtro attivo antiparticolato, con l’obiettivo primario di iniziare a limitare le emissioni, visto che all’epoca si parlava già di inquinamento dettato dai motori a gasolio.
Per quello che riguarda il confronto con la FIAT 500, viene rimaneggiata per ciò che riguarda la geometria dello sterzo, con l’aggiunta di una barra stabilizzatrice posteriore per migliorare l’agilità della vettura. Anche sul fronte della sicurezza sono state aggiunte grandi novità, che possono migliorare la reazione in caso di frenata improvvisa e tanti altri aspetti. Siamo sicuri del fatto che in pochi, anche i più affezionati di casa Ford e FIAT, non sapevano di questo aspetto, che è sicuramente molto interessante. Per il momento, non sono previsti altri modelli in comune.
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