C’è una polemica non da poco in atto sulla Ferrari, che ha fatto discutere tutto il mondo del web. Ecco cosa sta succedendo.
Il marchio Ferrari è un mito italiano, al quale tutti noi siamo affezionati. Per rendersi conto dell’amore che c’è per questo marchio, bastava essere a Monza in questi giorni, dove c’è stato un entusiasmo incredibile per il Cavallino, con Carlos Sainz che al sabato ha regalato la gioia della pole position al popolo italiano.
La Ferrari, che è al top dal punto di vista delle vendite, è un mito italiano da tantissimi anni, sin dal 1947 quando fu fondata dal Drake con la 125 S. A questo punto, andiamo ora a vedere quelle che sono state le risposte al film dedicato al Drake, che è stato presentato proprio in questi giorni. C’è da dire che le cose sarebbero potute andare molto meglio. Ecco la recensione.
Al Festival del Cinema di Venezia è stato presentato il nuovo film dedicato ad Enzo Ferrari, diretto dal regista Michael Mann, da sempre legato al mondo del Cavallino. Il ruolo del Drake è interpretato da Adam Driver, ma non mancano tanti altri attori di grande livello. Ad esempio, è presente la star di Grey’s Anatomy ed ex pilota Patrick Dempsey, che interpreta il ruolo del compianto Piero Taruffi, ma anche Penelope Cruz che è la prima moglie del fondatore, ovvero Laura Dominica Garello, che mise al mondo lo sfortunato Dino.
Il film non è una fotografia completa della vita del Drake, ma si concentra sul 1957, uno degli anni più importanti della sua vita. Infatti, era un momento molto drammatico della vita personale e personale di Enzo, dal momento che l’anno prima perse suo figlio, ucciso dalla distrofia muscolare. Inoltre la casa di Maranello che stava passando un’intensa difficoltà economica. A cambiare tutto sarà la Mille Miglia, alle ultime edizioni prima della cancellazione della gara vera e propria per via della morte del marchese Alfonso de Portago, che nell’incidente uccise anche alcuni spettatori.
Sul sito web “Today.it” è stata pubblicata una recensione non tanto accomodante sul film dedicato ad Enzo Ferrari, al quale è stato dato un 6 di incoraggiamento come voto. C’è da dire che il regista Mann si aspettava sicuramente qualcosa di meglio, anche alla luce del cast di alto livello su cui si è deciso di puntare per questo biopic di uno degli uomini più importanti della storia del nostro paese. Una frase emblematica, nel corso della recensione, è la seguente: “Il film non può essere considerato un’opera d’eccellenza“.
Una frase che sa quasi di bocciatura, e c’è anche la sensazione che la storia sia stata romanzata sin troppo. Il film viene comunque definito buono ma non ottimo, visto che nella recensione viene sottolineata una mancanza non da poco. Secondo gli autori del giudizio, infatti, c’è tanto materiale e poca sostanza, ma soprattutto non si riscontra affatto emozione in questa pellicola. Sembrerebbe dunque che le alte aspettative riposte in questo film siano state per molti disattese.
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