Briatore è tornato da 2 anni in Formula 1 dopo la triste vicenda del crashgate di Singapore. Ecco cosa si è lasciato sfuggire.
Tra alti e bassi il piemontese è stato uno dei team principal più importanti della storia della categoria regina del Motorsport. Una personalità non banale che ha sempre suscitato un interesse spasmodico dei mass-media anche per questioni relative alla sua vita privata. La vicenda dell’incidente programmato di Nelson Piquet Junior nel Gran Premio di Singapore del 2008 contribuì al trionfo di Fernando Alonso, ma alla fine della sua carriera al muretto.
Grazie all’aiuto dell’amico Stefano Domenicali, attuale CEO della F1, Briatore è rientrato nel circus in un ruolo relativo all’intrattenimento. Per uno dei maggiori scopritori di talenti della storia della Formula 1 si tratta di un incarico piuttosto marginale. I suoi primi risultati arrivarono in Benetton con i successi mondiali di Michael Schumacher.
Fiutò il colpo anche con un giovanissimo Fernando Alonso che aveva debuttato in Minardi nel 2001 e che Briatore fu bravo a portare subito in Renault, sino al raggiungimento nel 2005 nel 2006 di due titoli mondiali che detronizzarono il Kaiser Schumacher. Flavio Briatore ha dimostrato anche uno straordinario fiuto per gli affari con l’apertura di locali incentrati sul lusso come il Twiga, il Billionaire e il Crazy Pizza. Insieme a Domenicali ha voluto riformare il concetto di hospitality della Formula 1, creando un Paddock a misura di VIP.
Il pensiero di Flavio Briatore sulla Ferrari
Nel 2023 la Rossa non si è confermata seconda forza ad inizio stagione, accusando i progressi fatti dalle Mercedes e dall’Aston Martin, senza considerare la straordinaria RB19 che è risultata inarrivabile. Dopo un 2022 esaltante, almeno nella prima parte di campionato, in questa annata la Rossa ha festeggiato un solo trionfo con Carlos Sainz nella tappa di Singapore. Lo spagnolo è stato bravo a approfittare dell’unico weekend in cui Max Verstappen è andato in difficoltà.
Negli ultimi 2 anni non vi è stata una sfida accesa per la corona perché Max ha demolito la concorrenza, mentre Leclerc è passato dal lottare, nelle prime tappe del 2022, per la vittoria a soffrire per riuscire ad agguantare qualche sporadico podio. Nella seconda parte del 2023 le rivali dirette per il secondo posto sono crollate e la Ferrari ha dimostrato dei piccoli passi in avanti in termini di sviluppo.
La strada verso il successo è ancora molto lunga, ma con il nuovo t.p. Frederic Vasseur si sono visti dei progressi nella seconda parte di campionato che con Binotto, nei quattro anni precedenti, non si erano mai avuti. Chi è cresciuta in modo esponenziale è la McLaren, motorizzata Mercedes, che sta ottenendo brillanti podi con il giovanissimo duo costituito da Lando Norris e Oscar Piastri. E’ arrivata anche una importante news per i fan della McLaren.
Briatore, in una intervista rilasciata al sito Il Riformista, ha confrontato il team di Woking con quello di Maranello. L’ex tecnico della Renault ha annunciato: “La Ferrari più o meno è lì, se la deve vedere con le McLaren. Purtroppo non c’è niente di meraviglioso da dire sulle monoposto di Maranello“. Parole dure di un uomo che non ha mai avuto la chiamata giusta dalla casa modenese.