Come tanti artisti, anche Claudio Baglioni ha ceduto al fascino delle auto. Ma in particolare sono due a cui è legato profondamente.
La passione per i motori coinvolge tanti personaggi vip. Che siano sportivi, dirigenti d’azienda, oppure artisti, c’è sempre grande voglia di possedere auto belle, sportive, lussuose, e magari anche rare. Di collezionisti veri e propri ce ne sono diversi, ma il più delle volte questi personaggi si innamorano di un’auto per poi usarla giusto qualche anno e rivenderla alla prima occasione, magari dopo essersi invaghiti di qualche altro modello particolarmente “sexy”. C’è però anche chi nella vita, nonostante le possibilità, sia rimasto particolarmente legato solo a qualche esemplare. E neanche troppo extra-lusso. Basta chiedere a Claudio Baglioni, uno dei cantanti più importanti in Italia.
Che sia uno dei più apprezzati cantautori italiani lo dicono i numeri: più di 60 milioni di copie vendute, “La vita è adesso” del 1985 è stato il disco più venduto della storia della musica italiana, mentre “Questo piccolo grande amore” è stata premiata come “Canzone del secolo” al Festival di Sanremo 1985. Ebbene Baglioni ha sempre avuto una passione per le auto, ma non l’ha sviluppata in maniera ossessiva o esagerata come fatto da alcuni artisti (vedi per esempio Elton John).
A dirla tutta non si conoscono con esattezza tutte le auto possedute durante la sua lunga carriera, ma ce ne sono almeno due a cui l’artista è legato particolarmente, perché rappresentano due momenti importanti della sua vita.
Baglioni e le sue auto del cuore
Di sicuro ha un posto chiave la Citroen 2CV, mitico modello della casa francese, prodotta dal 1948 al 27 luglio 1990. Una macchina che inizialmente fu criticata aspramente dalla stampa, che non riusciva a digerire le sue linee molto particolari e la sua austerità all’interno. Ma ben presto divenne una delle più apprezzate dal popolo francese, con una popolarità che poi si diffuse in tutta Europa.
Baglioni ebbe questa 2CV come prima auto a 18 anni, ed era di un giallo sgargiante. A questa è molto legato non solo perché, come detto, fu realmente la prima che acquistò, ma anche perché la restaurò lui poco dopo l’acquisto (era di seconda mano). All’epoca infatti il cantante lavorava in uno sfasciacarrozze da cui si procurava tutti i componenti necessari, per questo riuscì a rimetterla in sesto da solo e a farla veramente sua. E’ stato visto spesso su questa macchina, tanto da diventare un simbolo anche per i suoi fan. Poi decise di distruggerla durante le riprese di un film.
Altra auto a cui è legato è la Porsche 911, che ha posseduto nera e che valeva almeno 130 mila euro. Ne ha possedute almeno due, ma la prima sicuramente è quella che lo ha davvero segnato per sempre. Infatti era il 3 novembre del 1990 quando a Roma, in via della Camilluccia, fu autore di un incidente. Un’auto con gli abbaglianti accesi che veniva in senso contrario, l’asfalto viscido e la velocità provocarono questo incidente, nel quale Baglioni riportò ferite al viso, alle mani, e soprattutto alla lingua, con un taglio di ben 8 centimetri che la divideva in due. Proprio quest’ultima ferita fece temere per la sua carriera ma i medici, con un’intervento laser, riuscirono immediatamente a risolvere la situazione.