Paura Ferrari, l’ultima rivelazione mette i brividi: i tifosi temono il peggio

La Scuderia Ferrari vive una fase di rinascita dopo il quadriennio fallimentare targato Binotto. Per il nuovo t.p. Frederic Vasseur c’è un problema all’orizzonte.

Nel 2023 la Ferrari è diventata la quarta forza, alle spalle di Red Bull Racing, Mercedes e Aston Martin. La RB19, progettata dall’equipe di ingegneri capitanati da Newey, è l’unica wing car che ha interpretato al meglio le nuove norme del regolamento tecnico, polverizzando tutti i primati storici della categoria regina del Motorsport.

Problemi in casa Ferrari
Ferrari (ANSA) – Fuoristrada.it

Max Verstappen sta, letteralmente, dominando tutti gli appuntamenti del calendario, mettendo nel mirino la striscia record siglata da Sebastian Vettel nel 2013 in Red Bull. Leclerc e Sainz sono spettatori dei trionfi degli avversari, dovendosi accontentare di posizioni di rincalzo. Il monegasco ha firmato due pole position insperate, sul tracciato di cittadino di Baku e sull’iconico circuito di Spa Francorchamps, approfittando della penalità del numero 1 della RB.

Charles ha portato a casa il terzo podio in stagione nell’ultimo round prima del break estivo. Nei weekend in cui si sono corse le SR la SF23, naturalmente, ha colto l’occasione per ottenere un buon bottino di punti. In Azerbaijan, Austria e Belgio CL16 ha strappato 3 podi alla concorrenza, mentre Sainz ha ottenuto una medaglia di bronzo nella gara breve in Austria. Il distacco dalla vetta, però, è già incolmabile. L’erede della F1-75 si è palesata, in questa prima parte di campionato, una monoposto lenta sul dritto e poco agile nei tratti misti.

Verstappen, invece, sta sfruttando al meglio le caratteristiche dell’auto ad effetto suolo motorizzata Honda. Non sembrano esserci possibilità imminenti per la Rossa. Il nuovo team principal, infatti, sta già proiettando al futuro, dovendo gestire anche la scelta di nuove risorse. Il team, infatti, ha già detto addio all’ing. aerodinamico David Sanchez e al direttore sportivo Laurent Mekies, puntando su nuovi tecnici.

Ferrari, ansia perenne a Maranello

Sono anni che non si respira una atmosfera positiva nella squadra emiliana. Da quando Montezemolo non è più al timone della Scuderia, infatti, si sono succeduti con metodi diversi l’ex presidente Sergio Marchionne, scomparso nel 2018, e l’attuale numero 1 John Elkann. Quest’ultimo impegnato tra diversi ruoli non ha manifestato un forte attaccamento alla causa. La Ferrari non arriva a giocarsi un mondiale sino all’ultima tappa da ben 11 anni e tutto ciò non ha fatto che aumentare la pressione sugli attuali membri.

Il timore nel box della Ferrari
Ferrari, Vasseur(Ansa) fuoristrada.it

Al muretto c’è sempre più paura di osare. L’ex head of strategist, Inaki Rueda, è stato ricollocato in un ruolo più marginale nel remote garage. Il nuovo capo delle strategie, Ravin Jain, anche per un fattore di inesperienza, pare aver timore di sbagliare. Lo stesso si potrebbe dire di coloro che lavorano sull’auto, a partire da Cardile. Sainz è stato uno dei primi a puntare il dito sulla filosofia progettuale della nuova wing car, facendo crescere la pressione a Maranello.

L’ex driver F1, Marc Surer, ha ammesso ai tedeschi di Formel1 di essere a conoscenza del clima di paura che si respira a Maranello. “Nessuno ha qualcosa da obiettare perché hanno timore di perdere il posto di lavoro. Anche ingegneri propositivi e positivi sono rallentati a causa di questa paura“, ha affermato lo svizzero. Se da una parte il personale italiano non ha intenzione di mettere a repentaglio la propria posizione, nessuno dall’estero vuole trasferirsi in Italia, come ai tempi di Schumacher. Le assunzioni sono aperte ma i migliori tecnici preferiscono rimanere in Inghilterra, senza ansie, con le proprie famiglie.

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