Tra gli anni Ottanta e Novanta spopolò un modello praticamente uguale alla Fiat Panda ma prodotto da un noto marchio spagnolo.
Tra le auto che hanno fatto la storia a livello europeo di sicuro ci sono diverse utilitarie. E con grande orgoglio anche l’Italia è presente. Non solo con la mitica 500, ma anche con un altro modello che ancora oggi è il più venduto, la Fiat Panda. In totale tre generazioni di questa macchina hanno visto la luce: la prima nel 1980, disegnata da Giorgetto Giugiaro, la seconda nel 2003 grazie a Giuliano Biasio per Bertone, l’ultima nel 2012 invece ideata direttamente dal centro stile Fiat sotto la direzione di Roberto Giolito.
In oltre 40 anni di carriera, sono più di 8 milioni e mezzo le Panda che sono state prodotte e vendute, un vero record. La prima generazione della Panda è ancora oggi una delle più apprezzate.
Nonostante fosse per lo più una macchina spartana, viene ricordata per la sua guidabilità ma anche per il fatto di essere stata la prima vettura con lunghezza inferiore ai 4 metri ad avere una motorizzazione diesel (1986) e a disporre di trazione integrale (1983). Ma fu proprio questa piccola di Fiat ad avere per prima un’alimentazione elettrica, datata 1990, ma che ebbe poco successo. E oggi ancora fa colpo per le sue dimensioni e la maneggevolezza.
C’è da dire però che la Panda ebbe anche una sorella gemella, che non ha avuto lo stesso successo ma che ha comunque fatto segnare dei numeri importanti. Parliamo della Seat Marbella, la spagnola che tra gli anni Ottanta e Novanta ha comunque vissuto il suo periodo d’oro.
Questa macchina nacque in realtà col nome di Seat Panda, proprio per la chiara somiglianza con il modello italiano, e fu prodotta tra il 1986 ed il 1998 dalla casa spagnola Seat. Le due vetture erano in pratica identiche, anche perchè fin dal 1951 era la Fiat a gestire il marchio iberico, che aveva nella sua gamma una buona parte di modelli della casa italiana che rivendeva in Spagna su licenza. E la Panda era una di queste.
Nel 1984 però il colosso torinese provò a trattare con il governo spagnolo un aumento di capitale che avrebbe dovuto rilanciare il marchio di Martorell, oltre a dare maggiore controllo alla Fiat, ma la trattativa saltò e quindi la collaborazione ebbe termine. Il nome Marbella, già comparso su alcune versioni speciali di questa Seat, divenne poi nel 1986 ufficialmente il nome di questa macchina, che fu rivista per evitare ogni violazione dei diritti di proprietà intellettuale degli ex-alleati.
A darle una rinfrescata proprio il papà della prima Panda, Giorgetto Giugiaro, che mantenne le caratteristiche di essenzialità ed economicità della Panda, cambiando però forme di fari e cofano, più inclinati e trapezoidali, oltre a nuovi portelloni e fascioni laterali. Anche l’interno fu rivisto con diverse accortezze che la rendevano anche più curata della gemella Fiat.
Invariati invece i motori, i quattro cilindri di 843 e 903 cc da 34 e 39 CV, su cui gli accordi per la produzione su licenza andarono avanti. Si cambiò solo con l’avvento delle normative Euro 1 e 2, ma per il resto la Marbella rimase fedele a se stessa, uscendo di scena nel 1998 dopo quasi 600.000 auto prodotte.
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