Incredibili dichiarazioni di Mika Hakkinen riguardo al suo grande rivale Michael Schumacher, con il finlandese che ha sconvolto tutti.
Ci sono delle rivalità che sono destinate a rimanere per sempre scolpite nell’immaginario collettivo. Alla fine degli anni ’90 fu straordinaria la sfida al vertice tra la Ferrari di Michael Schumacher e la McLaren rinvigorita di Mika Hakkinen dopo anni davvero molto bui.
Il dominio della Williams ormai sembrava essere un lontano ricordo, compresa l’incursione della Benetton nei piani alti del Mondiale. Tutto stava cambiando con Schumacher e Hakkinen che rappresentavano il futuro vincente dei due Team e della F1 in generale.
Il Kaiser in carriera ebbe modo di giocarsi il Mondiale anche con altri campioni del mondo come Damon Hill, Jacques Villeneuve, Kimi Raikkonen e Fernando Alonso, ma la rivalità storica rimarrà sempre quella con Hakkinen. Alla fine il conto dei successi è in totale parità, con i Mondiali del 1998 e del 1999 che sono andati al finlandese e quelli del 2000 e del 2001 al tedesco.
Indubbiamente il 1999 fu un anno dove la sfida fu condizionata dal grave infortunio di Michael, mentre nel 2001 Mika aveva già la testa al ritiro, tanto da chiudere alle spalle anche del compagno di squadra David Coulthard. I due si sono sempre rispettati sia in pista che fuori, infatti Hakkinen non perde mai occasione di parlare di Michael.
Di recente lo ha fatto ai microfoni di Redaktionsnetzwerk Deutschland, spiegando come in realtà la loro rivalità era iniziata molto tempo prima rispetto agli anni della F1. Quel periodo è infatti solo quello più noto al grande pubblico, ma non sono mancati i duelli ravvicinati anche negli anni nelle categorie minori.
“Rinunciare non era nel suo stile”: Hakkinen elogia Schumacher
Per prima cosa Hakkinen ha raccontato di un suo successo nei confronti di Schumacher in occasione di una sfida di Formula 3 tedesca. A detta del futuro due volte campione del mondo fu una vittoria molto importante e che la ricorda con soddisfazione, in quanto ricorda ancora la delusione di Michael.
Nonostante, sembra incredibile da pensare e da dire, Michael Schumacher nelle categorie giovanili non fosse considerato un fenomeno assicurato, Hakkinen racconta di lui come di un uomo che non riusciva ad arrendersi. “Ho ammirato tantissimo Michael, ma quello più importante e che non molla mai. Spero che questo suo spirito battagliero lo aiuti anche oggi in questo momento difficile.”
La speranza è davvero quella che Schumacher possa vincere la propria battaglia con il destino dopo tanti anni, ma Mika riavvolge il nastro dei ricordi anche per il suo modo di stare in gara. In occasione del GP di Spa del 27 agosto 2000 quando definì “poco gentiluomo” Schumacher che spesso in pista era molto aggressivo, tanto che quel giorno lo spinse sull’erba.
A fine gara quel giorno Hakkinen redarguì per il suo atteggiamento Schumacher, con il finlandese che spiegò come per il tedesco la gara fosse tutta la sua vita. Per lui contava solo dimostrare di essere il migliore e sapeva esattamente come dimostrarlo. Secondo lui è proprio per questo motivo che alla fine è stato proprio Schumacher a diventare il migliore di tutti nella sua generazione e non solo.