La Ferrari ha iniziato un nuovo corso che, entro 2 anni, dovrebbe portare a dei risultati effettivi. Ecco quali figure stanno assumendo.
La casa modenese è stanca di avere un ruolo di comprimaria nella categoria regina del Motorsport. L’ultimo mondiale è arrivato, oramai, quindici anni fa. Il passaggio ai motori ibridi è stato deleterio per il Cavallino, spettatore dei successi della Mercedes e della Red Bull Racing. Il team anglo-tedesco ha demolito il record storico di 6 mondiali firmato dalla Scuderia dal 1999 al 2004.
La Mercedes, infatti, ha dominato per 8 anni di fila. Con il passaggio alle auto ad effetto suolo è salita in cattedra la Red Bull Racing. Max Verstappen e Sergio Perez hanno vinto tutti i GP della stagione 2023, dando un chiaro segnale alla concorrenza. Le nobili decadute della Formula 1, Ferrari in primis, devono rimboccarsi le maniche se vorranno tornare ai fasti del passato. Dopo un inizio molto stentato, la Rossa occupa la quarta posizione in classifica costruttori, alle spalle anche di Mercedes ed Aston Martin.
La RB ha già doppiato la Stella a tre punte e ha già chiuso, prima del break estivo, il campionato a doppia mandata. La squadra con sede a Milton Keynes sembra avere un netto vantaggio rispetto alla SF23, W14 e AMR23. Per un costruttore della storia e della fama della Ferrari non è possibile accettare una tale deriva. Nel 2023 è arrivato a Maranello Frederic Vasseur, al posto di Mattia Binotto, ma per invertire la rotta occorrerà una totale rivoluzione tecnica.
Fuori l’aerodinamico David Sanchez (promesso sposo McLaren) e il ds Laurent Mekies (neo t.p. AlphaTauri) e dentro figure che dovranno, comunque, rispettare un periodo di gardening. L’esperto di sospensioni ex Mercedes, Loïc Serra, rappresenta un primo tassello di un puzzle che andrà composto quanto prima. Si sta lavorando a fari spenti per trovare nuovi professionisti che possano garantire un netto miglioramento rispetto agli anni recenti.
Ferrari, Vasseur chiede tempo
L’ex tecnico dell’Alfa Sauber ha spigato che serve maggiore umiltà in una fase molto delicata. La Scuderia deve analizzare i punti di forzi per provare a porre rimedio alle debolezze. Per le posizioni più facili occorrono mesi, ma per quelle top servono addirittura anni. Non si troverà la soluzione da una sera ad una mattina. “È una questione di due anni, ma se cominciamo tra sei mesi, trascorreranno due anni e mezzo. Dunque bisogna spingere sin dall’inizio“, ha tuonato Vasseur, come riportato da FP.it.
La Ferrari ha iniziato a cercare nuove figure professionali. Si tratta di una ricerca che richiederà pazienza, ma il messaggio è chiaro: la Rossa farà di tutto per tornare nelle posizioni nobili della classifica. Le performance non derivano solo da un nuovo aerodinamico, ma dal teamwork di tutti gli elementi della factory. Per lo sviluppo degli aggiornamenti della SF23 la squadra ha risposto presente, ma non basta.
Servono nuove leve in grado di fare la differenza. Del resto, in termini di fatturati con le nuove supercar, la casa modenese sta volando, con una crescita in borsa clamorosa. Vi consigliamo di tenere sott’occhio il sito web della Ferrari dove vengono, abitualmente, proposte le nuove offerte di lavoro. Il portale LinkedIn, inoltre, consente di rimanere aggiornati su tutte le novità e le nuove proposte.