Il Governo è pronto a cambiare le carte in tavola. Nuove regole sul controllo della velocità. Cambia tutto sul fronte autovelox.
Non è un segreto che il governo di destra guidato da Giorgia Meloni abbia messo in cima alla lista della sua agenda politica la riforma del Codice della strada. Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini ha ribadito più volte la necessità di fare alcune modifiche ad una normativa considerata obsoleta.
Tra i punti presi in considerazione c’è certamente quello legato al controllo della velocità e agli autovelox, gli strumenti che permettono di monitorare l’accelerazione dell’auto. Buona parte degli incidenti stradali sono infatti legati ad un eccesso di velocità del mezzo, che rende più complicato controllare la vettura o schivare eventuali ostacoli. Proprio per questo far si che vengano rispettati i limiti e avere regole sempre più rigide sulla questione è centrale al fine di migliorare la sicurezza stradale.
Nelle ultime ore, sono arrivate importanti novità per quanto riguarda gli autovelox. Ecco che cosa ha deciso il governo e come cambieranno le cose.
Sono entrate in vigore importanti novità sul fronte autovelox, che riguardano in particolare i comuni e che faranno certamente felici i cittadini.
Il Decreto-legge 22 giugno 2023 n. 75 è stato modificato da un emendamento al decreto Pa depositato alla commissione Affari costituzionali della Camera. La normativa prevede la nascita di un Osservatorio speciale per la vigilanza sul sistema di sanzioni del Codice della Strada, che monitorerà con attenzione gli autovelox e le varie multe legate ad un superamento dei limiti di velocità.
Questo provvedimento, dovrebbe frenare la tendenza, emersa di recente, alla “multa selvaggia” che è stata più volte lamentata dai cittadini, una tendenza cioè ad utilizzare questi strumenti con l’intento di “rimpolpare” le casse comunali non utilizzandoli a norma di legge. Ai comuni dalle sanzioni sugli autovelox arrivano sino a 3 miliardi di euro. Certamente una somma importante, e se è vero che la sicurezza stradale è la cosa più importante e che essere fiscali e rigidi nel regolamento è un dovere delle autorità comunali e delle forze dell’ordine, il governo vuole vedere più chiaro su alcuni punti.
Con l’osservatorio viene richiesta una maggiore trasparenza sull’utilizzo di questi strumenti e soprattutto su dove vengono utilizzati i fondi derivanti dalle sanzioni provocate da queste apparecchiature. I soldi delle sanzioni devono “circolare” nello stesso ambito, venendo investiti per migliorare la sicurezza stradale e non per altri scopi o utilizzati dai comuni per fare cassa.
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