La Formula 1 è spesso teatro di grossi ribaltoni nelle squadre, ed ora è accaduto qualcosa di simile. C’è di mezzo anche un ex Ferrari.
Il mondiale di Formula 1 targato 2023 è sbarcato in Ungheria, dove in queste ore si correrà la 12esima tappa stagionale. La Red Bull e Max Verstappen sono i grandi favoriti, ma questa pista ha spesso regalato molte sorprese negli ultimi anni, a causa della tortuosa conformazione del tracciato ed anche per via delle condizioni del meteo spesso molto variabili.
In tanti sono stati capaci di approfittarne, come Esteban Ocon, che nel 2021 si prese la prima vittoria in Formula 1, resistendo per tutta la gara all’Aston Martin di Sebastian Vettel, che fu poi squalificato. Proprio a proposito del marchio Alpine che qui conseguì la sua gioia più grande, è arrivata in queste ore una notizia che ha del clamoroso. Ecco cosa è successo e quali saranno gli sviluppi sul futuro.
Formula 1, cambia tutto in casa Alpine
Un vero e proprio terremoto ha colpito l’Alpine, proprio alla vigilia della gara in cui, nel 2021 con Esteban Ocon, arrivò l’unica vittoria da quando la squadra si chiama in questo modo. Il CEO Laurent Rossi è stato silurato per gli scarsi risultati ottenuti in questi anni, lasciando strada ad un ex Ferrari, ovvero Philippe Krief.
Philippe Krief ha sido nombrado CEO de la marca Alpine. Laurent Rossi se encargará de proyectos especiales.
Philippe Krief is appointed CEO of the Alpine brand. Laurent Rossi moved to special projects. pic.twitter.com/W9f50oxpHw
— Albert Fabrega (@AlbertFabrega) July 20, 2023
Diplomato all’Ecole Nationale Supérieure de Technique Avancées, ha lavorato sia per la Michelin che per il gruppo FIAT, per poi passare alla Ferrari e poi alla Maserati. A Maranello era il direttore del Dipartimento Veicoli, dunque, non impiegato in F1, mentre poi è diventato Direttore Tecnico del marchio Alfa Romeo. Nel 2016, è tornato alla casa del Cavallino, dove divenne Direttore dell’Ingegneria.
Il suo arrivo all’Alpine è avvenuto qualche tempo fa, ed il 21 febbraio del 2023 era divenuto vicepresidente di Engineering and Product Performance. Questo ruolo, nonostante la nomina a CEO di Alpine F1 Team, continuerà a svolgerlo, mentre per Rossi non si tratta di un vero e proprio licenziamento, visto che si concentrerà sui progetti speciali che si legano alla trasformazione del Gruppo, secondo quanto riportato nel comunicato stampa diffuso poche ore fa dal team di Enstone.
La Formula 1, come dicevamo in precedenza, è un mondo soggetto a continui cambi di ruolo, e ciò avviene in particolar modo quando i risultati non arrivano. L’Alpine ha acquisito questo nome nel 2021, ma si è trattato solamente di un cambio di denominazione, visto che parliamo pur sempre della Renault, che rientrò nel Circus nel 2016 acquisendo la Lotus. Da quel momento in poi, le prestazioni sono migliorate, ma non si è mai stati in grado di produrre una monoposto da mondiale.
La vittoria, come detto, è arrivata solamente con Ocon due anni fa, e nel 2021 arrivò un altro podio con Fernando Alonso, che chiuse terzo in Qatar. La rivoluzione tecnica dello scorso anno sembrava la giusta occasione per fare il salto di qualità e puntare al mondiale, ma la stagione è stata deludente e non sono arrivati podi. Ocon ha chiuso terzo quest’anno a Monaco, ma per un colosso come Renault, è tempo di cambiare passo e puntare in alto.