In F1 stanno accadendo stravolgimenti clamorosi. Diverse squadre hanno deciso di puntare su volti nuovi nel tentativo di invertire la rotta.
In una F1 sempre più Red Bull centrica, gli altri team sono costretti a guardarsi intorno nel disperato tentativo di ritrovare competitività. Una sola squadra sta fagocitando tutti i primati della categoria regina del Motorsport. La continuità porta degli evidenti vantaggi ma a capirlo pare siano state solo Red Bull Racing e Mercedes. Non a caso i due team occupano le prime due posizioni della classifica attuale e hanno demolito record su record nelle ultime stagioni.
La F1 è sempre stata ciclica, ma nelle ultime tre occasioni hanno goduto solo RB e Mercedes. Dopo i quattro anni gloriosi targati Sebastian Vettel (dal 2010 al 2013) la squadra con sede a Milton Keynes è tornata ai piani alti nel 2021 con Max Verstappen. Quest’ultimo ha già fatto faville anche nelle due annate successive e rischia di comandare la griglia almeno sino al termine del 2025. Nel mezzo ci sono stati 8 anni nei quali la Mercedes ha fatto incetta di mondiali con Lewis Hamilton, senza dimenticare il trionfo di Nico Rosberg nel 2016.
Team gloriosi come Ferrari, McLaren e Williams hanno dovuto ingoiare bocconi amarissimi. Nel corso della storia della F1 le tre scuderie avevano dato vita a battaglie accesissime. L’inserimento della casa francese Renault aveva fatto saltare il banco, nel nuovo millennio, interrompendo lo strapotere tecnico della Ferrari targata Michael Schumacher.
Lo spettacolo è diventato molto scontato con il lancio delle Power Uniti ibride. Al di là del sound dei nuovi motori, la F1 è diventata più noiosa e artefatta. I sorpassi con il DRS non hanno lo stesso impatto e nemmeno con il lancio delle auto ad effetto suolo si è avuta una vera e propria svolta. Nonostante l’aerodinamica semplificata le vetture sono rimaste difficili da sopravanzare e lo spettacolo ne ha risentito. A pagare le spese, in molti casi, sono i tecnici delle scuderie.
F1, arriva un nuovo scossone
Laurent Rossi, leader della squadra francese Alpine, lascerà spazio a Philippe Krief. Quest’ultimo, ex Ferrari, dovrà dare una scossa al team in un momento molto complesso. Dopo il mancato arrivo di Oscar Piastri e l’addio di Fernando Alonso, l’a.d. di Renault, Luca De Meo, ha scelto di puntare su Krief. Dopo aver lavorato in Michelin, FIAT, Maserati e Ferrari, dovrà avere l’arduo compito di riportare in alto il marchio francese e una squadra che latita in sesta posizione della graduatoria.
L’Alpine ha bisogno di una nuova fase di sviluppo, dopo aver fallito molte scelte. Nel team sono transitati Abiteboul, rimosso esattamente due anni fa, e Budkowski che ha interrotto i rapporti con la squadra francese nel 2021. Il t.p. Szafnauer, ex Racing Point, operava sino allo scorso Gran Premio sotto la direzione di Laurent Rossi. Ora c’è un nuovo leader e, soli dieci giorni fa, è stato nominato Bruno Famin vicepresidente per l’Alpine delle discipline di Motorsport. Solo il tempo dirà se sarà la svolta per il team di Enstone.