Protagonista delle cronache degli ultimi giorni, la Red Bull rende noti i nomi dei suoi prossimi piloti. E’ tutto deciso.
Helmut Marko ha colpito ancora e quando agisce lui è come se si scoperchiasse il vaso di pandora. Dopo aver rimosso Nyck De Vries dall’Alpha Tauri, tutte le caselle in casa Red Bull hanno cominciato a sistemarsi. E’ innegabile che l’olandese sia stato l’ennesima vittima sacrificale del talent scout austriaco. Calato nell’abitacolo della AT04 senza grandi test, ha patito sia la mancanza di competitività dell’auto, sia la scarsa o nulla esperienza con le monoposto della classe regina, venendo da un lungo periodo in Formula E, e di fatto ha favorito Daniel Ricciardo.
L’australiano, licenziato dalla McLaren a fine 2022, ha saputo far tesoro dei mesi a riposo, e non appena il boss Red Bull Christian Horner lo ha invitato a una prova sul circuito di Silverstone, si è messo in luce, tanto da convincere la dirigenza a mettere proprio lui al posto dell’olandese.
E’ chiaro che nulla per lui è deciso in ottica futura, ma dal GP dell’Ungheria avrà una nuova occasione per dimostrare di meritarsi un sedile in F1.
La Red Bull ha già deciso. Cosa succederà nel 2024
Ciò che invece è sicuro e salvo colpi di scena clamorosi non vedrà cambiamenti è la formazione della scuderia principale. Max Verstappen, ormai prossimo alla conquista del suo terzo titolo iridato è ovviamente confermato e pure Sergio Perez ha ottenuto l’ok a restare, nonostante ultimamente abbia perso smalto.
Dunque, fino al 2025 non dovrebbero esserci modifiche nella line-up e neppure speranze per chi come il driver di Perth punta a sorprendere sulla ex Toro Rosso per tentare l’assalto al volante più ambito, che già aveva tenuto tra le mani dal 2014 al 2018.
“Il suo obiettivo è rientrare, detto ciò i nostri corridori per il prossimo campionato saranno gli stessi di oggi“, ha asserito senza dubbi il team principal dell’equipe. “In ogni caso è sempre positivo poter godere di un’alternativa competitiva”.
A questo proposito, a conquistare il marito di Ginger Spice e a determinare il reintegro del figliol prodigo, partito per cercare successo altrove, la velocità mostrata sul tracciato inglese nonostante non guidasse una F1 da diversi mesi. “Già al settimo giro ha segnato un tempo che in qualifica sarebbe stato valido per la prima fila“, ha elogiato la prestazione dell’aussie.
Per quanto riguarda invece il periodo di stallo che sta vivendo Checo, il manager inglese ha dichiarato che il team sta provando in tutti i modi ad aiutarlo a riprendersi.
“E’ comunque secondo nella generale, ha vinto due gran premi e ha iniziato l’annata alla grande“, ha cercato di mitigare le voci di un possibile strappo.
Mentre Mad Max davanti alla debacle del messicano ha recentemente fatto spallucce, sostenendo di essere pronto a garantire la coppa marche alla scuderia in solitario, il 49enne ha motivato quanto sta avvenendo al #11 con la sfortuna. Ecco ecco perché, a suo avviso, non ci sono ragioni per pensare ad una sua uscita di scena a favore dell’appena ripromosso.