La Honda deve cercare di rialzarsi, ma le ultime dichiarazioni non fanno ben sperare. Ecco che cosa sta succedendo ai giapponesi.
In questi ultimi periodi, la crisi della Honda ha raggiunto dei livelli mai toccati in passato, ed ora ci si inizia a preoccupare seriamente per la stabilità del progetto. Infatti, secondo alcune fonti, la casa giapponese starebbe addirittura pensando a dare l’addio alla MotoGP a partire dal 2025, a pochi mesi dalla scadenza del contratto di Marc Marquez, che proprio dal 2025 sarà libero.
In Germania, è sceso in pista per la gara domenicale solo Takaaki Nakagami, visto che Alex Rins e Joan Mir si erano infortunati al Mugello e non sono stati sostituiti, mentre Marquez è caduto nel Warm-up fratturandosi il pollice della mano sinistra, decidendo di non rischiare e di non pendere parte al Gran Premio sulla pista del Sachsenring.
Il nativo di Cervera dovrebbe regolarmente tornare in sella in questo fine settimana, dove si correrà il Gran Premio d’Olanda sul tracciato di Assen, uno dei più belli e difficili dell’intera MotoGP. La Honda sostituirà gli altri due infortunati, con Iker Lecuona sulla moto ufficiale di Mir e Stefan Bradl su quella di Rins del team di Lucio Cecchinello.
La RC213V è ormai la peggior moto della griglia, inferiore, anche se non di tantissimo, alla Yamaha, mentre le case europee sono lontane anni luce. Altre indiscrezioni parlano di un Marquez pronto a dare l’addio al colosso nipponico con un anno di anticipo rispetto alla fine dell’accordo, anche se non sono note le possibili destinazioni.
Honda, ecco che cosa stanno pensando per il futuro
Spesso si parla di una mentalità giapponese che ormai non è più all’altezza della MotoGP, cosa che Fabio Quartararo, uomo di punta di casa Yamaha, ripete sempre più spesso. Lo stesso discorso è valido per la Honda, per la quale si è recentemente parlato del possibile ingaggio di tecnici italiani, cosa che per la cultura e l’orgoglio nipponico sarebbe una vera e propria umiliazione.
Secondo quanto riportato da una fonte anonima che avrebbe parlato con il giornalista Emilio Perez de Rozas, sembrerebbe che la Honda sia tornata sui suoi passi, per i seguenti motivi: “Non ingaggeranno mai degli ingegneri provenienti dall’Europa, perché vengono giudicati troppo arroganti. Inoltre, non sembrano più essere interessati alle moto da corsa, e solo una cosa può cambiare le cose. Il fatto che Marquez abbia rinunciato a correre al Sachsenring potrebbe risvegliarli da questo letargo, ma vedremo cosa succederà. Comunque, vogliono fare tutto in base al loro stile, non accettano di avere tecnici europei a lavorare“.
Se tutto ciò fosse confermato, si tratterebbe di una presa di posizione molto dura, che non sarebbe neanche giustificata. Infatti, è ormai ben chiaro che la MotoGP è del tutto assoggettata ad una mentalità europea, più aperta allo scambio di dati e ad un modo diverso di costruire la moto. Con il modo di pensare giapponese non si andrà da nessuna parte, e la crisi tecnica non verrà mai superata del tutto dai nipponici.