La Fiat Punto è un modello storico, ma oggi vi parleremo di quella che avrebbe dovuto prendere il suo posto. Le sue forme sono assurde.
Il marchio Fiat sta facendo il bello ed il cattivo tempo nel Segmento B, vista la presenza della 500X e la presentazione, avvenuta pochi giorni fa, della nuova 600e. La casa di Torino, membra del gruppo Stellantis, pare aver scommesso davvero molto su questo settore, al contrario di quanto avvenne circa un decennio fa, quando si verificò qualcosa di inaspettato.
La protagonista di questa storia è la Fiat Grande Punto, ma c’è da dire che un ruolo fondamentale, visto ciò che accadde, lo ricoprì anche Sergio Marchionne. La vettura sarebbe dovuta essere sostituita da un progetto che è stato poi abbandonato, e che avrebbe potuto produrre seri rischi al bilancio dell’azienda. Ecco cosa accadde.
Fiat, ecco la storia che in pochi conoscono
La Fiat ha una lunga storia, ma molti cavilli restano spesso sconosciuti al grande pubblico. Secondo quanto riportato da “AlVolante.it“, la casa di Torino, nel 2013, decise di abbandonare il progetto di sostituire l’ultima generazione della Punto con una sorta di crossover, che si sarebbe dovuto chiamare 500+, di cui solamente ora è stato diffuso il bozzetto, che anticipava le forme del modello definitivo.
Fiat Punto: Así podría haber sido su sucesor ¿Qué te parece…? https://t.co/HbrJw10aKs pic.twitter.com/OvEE9bPucS
— Lacas Imperio (@LacasImperio) July 20, 2023
La Punto, detta anche Grande Punto, è rimasta in produzione dal 2005 al 2018, ed ha dunque avuto una carriera lunghissima, ben superiore al decennio di durata. Nel 2013, ad Antonio Massacesi (che oggi si occupa dei nuovi progetti del marchio italiano) fu affidato il progetto di questa curiosa 500+, ma fu Sergio Marchionne ad opporsi fermamente alla realizzazione di questa vettura.
Secondo l’amministratore delegato dell’epoca, quest’auto non sarebbe stata abbastanza redditizia da coprire i costi di progettazione e produzione, ed il grande manager non era pronto a scommettere sul Segmento B, visto che, secondo lui, era troppo competitivo, e c’era il serio rischio di incappare in un vero e proprio flop. La Fiat era infatti da poco uscita dal momento peggiore della sua storia, ed un nuovo tracollo non avrebbe di certo fatto il gioco dell’azienda.
La Grande Punto avrebbe dovuto cedere il passo alla 500+, e le sue forme sarebbero state del tutto stravolte rispetto al modello presentato nel 2005. Come potrete notare, c’è una grande somiglianza con la 500X, che fu svelata poco dopo, nel 2014, soprattutto per ciò che riguarda le proporzioni della carrozzeria, con lo stemma anteriore della casa di Torino ben in mostra sul frontale, e per molti è un peccato che questo modello non sia mai venuto alla luce.
I vertici della casa di Torino, lo scorso 4 di luglio, giorno di presentazione della 600e e della Topolino, hanno raccontato la storia di questo modello, affermando come il progetto fosse già avviato, ma è stato Marchionne ad imporsi per fare un passo indietro. I costi di sviluppo di una nuova piattaforma, infatti, erano troppo elevati, visto che non era possibile sfruttare il Planale della Punto per costruirla. Terminò così, ancor prima di cominciare, la storia della 500+, la cui storia è venuta fuori solo ora.