Un anno e nove mesi piú un milione di euro di multa: la condanna é pesantissima per il manager

Si conclude così la prima parte del processo che si è rivelata davvero pesante per uno degli imputati più in vista. Ecco cosa ha stabilito la giuria

Per chi segue il mondo dei motori tedeschi l’anno 2015 è una data difficile da dimenticare, nel male ovviamente. Infatti si tratta dell’anno in cui è venuto alla luce quello che sarebbe stato chiamato in seguito Dieselgate dai giudici e dalla stampa, forse il peggiore scandalo automobilistico a cui abbiamo mai assistito nella storia dei motori europea e mondiale.

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La sentenza è stata durissima – Fuoristrada.it

Nel settembre di quell’anno saltò fuori un vero vespaio quando l’EPA accusò formalmente la casa automobilistica Volkswagen, un colosso dal valore multimiliardario, di aver violato il Clean Air Act truccando attivamente determinate componenti delle proprie vetture per rilevare un livello di emissioni inferiore a quello realmente emesso dalle vetture. Scoppiò ovviamente il panico.

Questa storia diede vita ad uno scandalo al centro del quale c’erano i motori di oltre undici milioni di vetture costruite e vendute dal gruppo tedesco che sarebbero state al centro di richiami ed indagini approfondite da parte delle autorità. La giustizia come spesso accade si è mossa a rilento ma a ben sette anni dai fatti contestati, ha portato ad una condanna eccellente.

Audi, multa salata per Rupert Stadler

Al centro della prima storica condanna legata allo scandalo, la figura di Rupert Stadler, ex CEO del marchio Audi che sarebbe stato accusato dai giudici americani di essere stato a conoscenza di quanto messo in atto dai vertici della casa senza aver però fatto nulla per bloccare le vendite delle vetture. Una grave accusa che inizialmente l’uomo aveva contestato, sostenendo di non aver mai saputo nulla fino allo scoppio dello scandalo mondiale.

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Rupert Stadler attende la sentenza (Ansa) – Fuoristrada.it

Dopo un patteggiamento che avrebbe ridotto la sentenza ad un massimo di due anni e la multa prevista inizialmente in due milioni di Euro di danni da pagare allo stato, Stadler si è consultato con i suoi legali dichiarandosi poi colpevole delle accuse, al punto da essere formalmente condannato proprio in queste ore. La sentenza è pari ad un anno e nove mesi di reclusione e soprattutto ad una multa pari a 1,20 milioni di Euro che risulta anche più pesante.

Stadler, 53enne al momento dei fatti, è la prima personalità di rilievo dell’allora dirigenza del marchio a venire condannata per i fatti di quel settembre del 2015 ma potrebbe non essere l’ultima: il processo costato secondo le stime ben 27 miliardi di Dollari a Volkswagen in spese legali e risarcimento danni è infatti tuttora in corso…

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