Il sedile di Perez in Red Bull sarebbe in pericolo. Ecco cosa sta accedendo veramente nel team austriaco. La confessione del talent scout.
Dopo sette gran premi Sergio Perez occupa la seconda piazza nella generale piloti con 117 punti contro i 170 del compagno di squadra Max Verstappen. E’ dunque ormai scontato, se mai a qualcuno fosse venuto il dubbio, che sarà l’olandese il perno della Red Bull anche per il 2023. E pensare che la stagione del messicano era partita per il vero giusto con due successi in Arabia Saudita e Azerbaijan. Poi però misteriosamente la situazione è precipitata e tra Monaco e la Spagna ha perso diversi colpi aumentando il divario dal vicino di box.
Che ci sia dietro lo zampino della dirigenza, con Helmut Marko a dettare la linea a favore del figlio d’arte? Non si può certo escludere, non fosse per le tante pressioni esercitate da papà Jos, figura presente e pesante del box energetico. Ma c’è pure chi sostiene che Checo non sia particolarmente valido come driver, né tantomeno costante, per cui a buone prestazioni ne alterna altre insipide. 
Proprio per questa sua solidità mancante potrebbe perdere il sedile a fine annata. Le voci almeno dicono questo, alimentate altresì da una scarsa propensione del centroamericano ad adeguarsi alla scomoda figura di secondo.
Il rapporto Perez – Red Bull è agli sgoccioli?
A differenza del collega di marca, il 33enne sbaglia con maggior frequenza e anche questo aspetto potrebbe influenzare il suo futuro. Dal canto suo il plenipotenziario dell’equipe energetica non vuole sbottonarsi, anzi, parlando a F1-Insider ha confidato di non aver mai preso in considerazione l’opzione di un’uscita di scena del driver che lui stesso aveva fortemente voluto a fine 2020 salvandolo dal pensionamento forzato.
“Il suo sedile non è finora stato materia di discussione e mai lo sarà. Svolge un ruolo fondamentale per il raggiungimento dei nostri obiettivi“, ha asserito, svelando la funzione di spalla del #1 e di garanzia di punti per la caccia alla coppa marche. 
Almeno per adesso il volante del corridore di Guadalajara è salvo, malo stesso 80enne ha svelato di averlo redarguito dopo le performance al di sotto delle attese di Miami e del Principato. “Gli ho ricordato di concentrarsi sul suo lavoro, dato che non era stato in grado di approfittare delle opportunità che si erano presentate“, ha puntualizzato critico, rimarcando tuttavia come dividere il garage con Verstappen non sia affatto una passeggiata.
“Questo vale per lui, come per tutti gli altri. Ed è proprio per questo motivo che non deve distrarsi“, ha proseguito spiegando poi meglio il compito di Sergio. “Lui deve essere in grado di fare il risultato quando Max ha problemi. Detto ciò, la sua bella corsa al Montmelo nonostante avesse sbagliato in qualifica, dimostra che la strada presa è quella giusta“, ha chiosato facendo intendere che nel 2024 non dovrebbero esserci cambiamenti di line-up. Ovviamente molto dipenderà anche dalla qualità della convivenza. Sul finire del 2022 erano stati diversi gli episodi di tensione malcelata tra i due e non è detto che se dovessero ripetersi non vi saranno provvedimenti da parte dei vertici.