La casa produttrice di successo per antonomasia fa un grande passo nel futuro, affrontando di petto il problema dell’autonomia limitata delle auto elettriche. Ecco cosa ha intenzione di fare.
Pensando ad un mondo in cui il traffico è composto solamente di auto elettriche, quali sono i problemi che gli automobilisti potrebbero incontrare? Uno tra tutti che va considerato sicuramente è la scarsa autonomia di queste vetture che raramente possono superare i 400 chilometri di autonomia con una singola ricarica fino al 100% della batteria montata a bordo.
Per fare fronte a questo problema i marchi produttori del settore stanno provando ogni possibile soluzione, da un ritorno all’ibrido all’utilizzo di nuove batterie fino all’impiego di pannelli solari come ha proposto una start app olandese qualche anno fa. Se il futuro potrebbe effettivamente passare per l’energia solare, il presente è sempre legato all’elettrico.
A dirlo è il marchio Toyota, una vera autorità sul mercato mondiale dato che si tratta ancora e stabilmente del marchio con il record di vendite mondiale e che di recente si è anche superata con la sua utilitaria di punta. La casa giapponese punta tutto sulla strada delle batterie con un’autonomia aumentata e ha presentato un brevetto molto interessante che speriamo di vedere presto in azione.
Toyota LQ, oltre un viaggio con una ricarica
Sono principalmente due i fattori che Toyota ha preso in considerazione per affrontare il problema dell’autonomia sulle sue auto: il primo è la forma e l’aerodinamica dei modelli stessi che secondo gli ingegneri della casa di Aichi è il principale limite alle prestazioni delle batterie. Una nuova generazione di automobili aerodinamiche arriverà entro il 2026 stupendo il mondo.
Il secondo tassello per la rivoluzione che Toyota ha in mente sono delle nuove batterie che, oltre a beneficiare di un cx minore sulle automobili su cui sono montate, avranno anche dei nuovi accumulatori solidi. Senza intraprendere un discorso tecnico che non abbiamo gli strumenti per affrontare – il brand ha rilasciato pochissimi dettagli in merito – si tratta di un sistema capace di estendere la durata dei componenti.
Il risultato di questi interventi? La casa promette automobili in grado di percorrere anche 1.000 – 1.500 chilometri con una singola ricarica senza necessità di impiego di un motore ibrido! Risultati davvero grandiosi che però non arriveranno prima delle 2030 secondo gli osservatori. E se non dovesse funzionare, il brand ha anche in mente progetti che comprendono l’idrogeno…