Schumacher Jr. protagonista delle cronache negli ultimi giorni. Il figlio di Michael ha subito un grave smacco.
Seppur ridotto a semplice spettatore dopo appena due stagioni nel Circus, conclusesi malamente a fine 2022, Mick Schumacher non smette di far parlare di sé. La sua travagliata esperienza alla Haas in compagnia di Nikita Mazepin ha infatti creato due scuole di pensiero. Quella critica, secondo cui non fosse stato per il cognome blasonato nemmeno ci sarebbe arrivato in F1. E quella che invece lo vede come ingiustamente penalizzato dall’equipe americana che lo ha silurato a favore del buon vecchio Nico Hulkenberg.
Tra coloro che appartengono al secondo gruppo, ovvero chi è dispiaciuto nel vedere un giovane con delle capacità relegato alla finestra e impossibilitato a correre figura Franz Tost. L’attuale team principal della Alpha Tauri, ormai prossimo al pensionamento, ha di recente affermato che avrebbe voluto schierarlo al posto di Pierre Gasly, ma poi il talent scout del Gruppo Red Bull ha preferito investire su Nyck De Vries.
Nominato dalla Mercedes collaudatore e riserva, oltre a presenziare a tutti i GP della stagione, il 24enne ha ora avuto occasione di tornare al volante e spezzare l’obbligato digiuno di pista. Sul tracciato di Barcellona, assieme ai due portacolori della Ferrari Sainz e Leclerc, e al titolare della Stella Russell, ha partecipato ai test Pirelli in ottica 2024. Per lui 152 giri completati e il classico sorriso a trentadue denti di chi ha finalmente potuto fare ciò che ama.
Purtroppo per lui, però, queste opportunità potrebbero rivelarsi sporadiche anche nel futuro prossimo.
Schumacher di nuovo in F1? Il parere del boss Mercedes
Attualmente, il ruolo del tedesco ruota soprattutto attorno al simulatore. Un lavoro, il suo, che evidentemente ha dato buoni frutti visto che al Montmelo, le Frecce d’Argento sono salite sul podio entrambe. A fronte di un mercato driver abbastanza stagnante, difficilmente per lui potranno aprirsi le porte per il campionato venturo. E ciò lo sa bene pure il responsabile del muretto Toto Wolff che, nel 2019, grazie alle sue doti manageriali, era riuscito a riportare nella massima serie Esteban Ocon, messo da parte a fine 2018 dall’allora Force India, ma che questa volta pare essere impossibilitato a compiere la magia.
“E’ una situazione complessa. Anch’io vorrei che trovasse un sedile, ma la situazione per il prossimo Mondiale è sfavorevole“, le sua riflessione a Sportbild, a cui è seguito un messaggio di speranza , l’ipotesi di un pertugio forse rappresentato dal ritiro di Lewis Hamilton, qualora dovesse rinnovare per una sola annata. “Nel 2025 qualche porta si aprirà di nuovo”, ha concluso, posticipando le chance di rientro di un corridore sicuramente molto amato dai tifosi nostalgici, nonostante i numeri e i risultati non gli abbiano dato ragione.
Approdato nella top class nel 2021, solo in due round è stato in grado di classificarsi tra i primi dieci, ossia in Inghilterra e in Austria nel 2022 quando contava ancora di tenersi il posto alla corte di Gene Haas e Gunther Steiner. Una volontà che non è stata corrisposta e la sua storia è finita come sappiamo.