In casa Alfa Romeo sono stati realizzati tanti modelli mitici, ma quello che volete oggi li batte tutti in quanto ad unicità. Che bellezza.
La storia dell’Alfa Romeo è ricca di modelli bellissimi e vincenti nel mondo delle corse, ed oggi, siamo di fronte ad un marchio che ha un credo ben diverso rispetto al passato. Prima di tutto, ci duole far notare la totale assenza nel mondo delle competizioni, dopo le grandi vittorie agli albori della F1 negli anni Cinquanta, ma anche quelle ottenute alla Mille Miglia, alla Targa Florio, ed in epoca più recente, nelle gare di Gran Turismo.
Per quello che riguarda il prodotto stradale, il marchio del Biscione ora produce la Giulia, la Stelvio e la Tonale, anche se tante novità sono in arrivo per il prossimo futuro. Nella giornata di oggi, vi parleremo di una vettura epica, ovvero la 2000 Berlina, risalente a tantissimi anni fa, di cui Pininfarina pensò bene di realizzare una versione molto speciale.
La base di ciò di cui vi parleremo oggi è proprio il modello nato nel 1971, che fu presentato a Gardone Riviera, in provincia di Brescia. La 2000 derivò dalla 1750, con numerose novità sul fronte del motore, mentre il design restò fedele alla sua antenata. Qualche anno dopo, furono realizzate ben tre edizioni speciali, di cui poco si è detto vista la bellezza della vettura.
Alfa Romeo, ecco la storia della 2000 “Sestriere”
Siamo sicuri del fatto che in pochi si ricordino la storia di questa Alfa Romeo, la 2000 nella speciale versione “Sestriere”, realizzata da Pininfarina. Fu esposta proprio da questa azienda a ben tre saloni dell’automobile, e nella sua prima versione, risalente al 1957, c’erano delle differenze importanti con il modello che potremmo definire standard.
Alfa Romeo 2000 Coupé Speciale 'Sestriere,' 1958, by Pininfarina.
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Tra di esse, rientrano senza dubbio i fari in plexiglass, le luci supplementari poste nella calandra, la porta scorrevole dal lato del guidatore, ma anche il colore inedito grigio chiaro, oltre agli interni in pelle verde, che di certo non erano abituali. Nel 1958, a Ginevra, fu poi svelata la seconda versione, con alcune differenze rispetto alla precedente.
Qui è possibile notare come i fari siano stati posti nettamente più in avanti, andando oltre la carrozzeria, con un profilo molto evidenziato. Viene rimosso il plexiglass, mentre la porta scorrevole che trovavamo nel modello dell’anno prima fu sostituita da una soluzione più convenzionale. La terza ed ultima versione di questo speciale modello andò in scena, per la prima volta, nel 1959, con una calandra più piccola ai lati, con delle luci supplementari che riapparsero ai lati della calandra, e con un colore blu metallizzato.
L’Alfa Romeo in questione è stata praticamente dimenticata perché fu realizzata in pochissime unità e non fu mai prodotta in serie. Tuttavia, era giusto ricordarla, dal momento che le sue forme sono frutto della grande eleganza, in termini di design, del marchio Pininfarina, che ancora oggi si occupa di realizzare carrozzerie di vetture di lusso. Di gioielli di questo tipo, e di questo ne siamo certi, se ne vedranno sempre meno nel mondo delle quattro ruote del futuro.