Acquisto usate, il Governo ha deciso: in questo caso hai diritto al rimborso completo

Arriva un importante annuncio sull’acquisto delle auto usate. Perché è dovuta intervenire anche la Corte di Cassazione.

Soprattutto in questo periodo di crisi economica, oltre che del mercato dell’automotive, la compravendita di veicoli di seconda mano sta avendo un grande successo. Di conseguenza, a fronte dall’ampia domanda non è infrequente cadere in qualche truffa. In questo approfondimento cercheremo di capire come fare per proteggersi e soprattutto come agire in caso ci si accorga di esserci cascati.

Truffa nell’acquisto di un’auto usata (Pixabay) -Fuoristrada.it

Un esempio di tranello di cui si può rimanere vittime, riguarda il ritrovarsi tra le mani un mezzo che non corrisponde a ciò che abbiamo pagato, o peggio ancora che non è sicuro.  Come comportarsi in questo caso? Per prima cosa va fatta la denuncia perché come ha definito la Suprema Corte, si tratta di violazione del contratto. Stando a quanto stabilito dall’articolo 1453 del Codice Civile, quindi, l’acquirente che si accorge di discrepanze tra l’auto pattuita e quella effettivamente consegnata può sciogliere l’accordo.

A suo favore gioca anche il fatto che il reato non cade in prescrizione,  per cui se il nuovo proprietario dell’auto dovesse rendersi conto che qualcosa non va soltanto in secondo momento, potrà sempre avviare il procedimento legale senza il rischio che questo venga bloccato per sopraggiunti limiti di tempo.

Vendita auto usata, quando e come puoi ottenere il rimborso

Mentre l’obiettivo della normativa è tutelare chi acquista fidandosi del venditore, va ricordato che prima che un’autovettura possa essere reimmessa sul mercato deve superare dei test scrupolosi. Qui però bisogna stare attenti, perché se i rivenditori professionali, o le concessionarie hanno l’obbligo di fornire una copertura per le eventuali riparazione di difetti o problematiche, della durata di due anni o di un tempo non inferiore ai dodici mesi, negli scambi tra privati questa imposizione decade. Ciò significa che chi compra è in posizione più debole.

Nel caso in cui ci si affidi ad un intermediario ufficiale, si è tutelati pure dalla direttiva europea che regola le garanzie legali, in vigore nel nostro Paese dal marzo 2002.

Cosa succede, dunque, se capiamo di essere stati fregati e di aver ricevuto un veicolo totalmente differente o inadatto? Come abbiamo detto, in frangenti del genere la Corte si è espressa stabilendo l’inadempienza totale da parte di chi ha venduto. Una sentenza che viene ulteriormente rafforzata se si dimostra l’assenza di alcun controllo specifico da parte dei tecnici della Motorizzazione.

Truffa auto usata cosa dice la legge
Auto usata con problemi, cosa fare (Pixabay) -Fuoristrada.it

Il suggerimento quando si compra l’usato è di stare molto attenti perché stando ai dati raccolti da un’inchiesta europea in merito alle truffe nel settore delle quattro ruote le frodi sono all’ordine del giorno. Le più comuni riguardano l’uso di auto che sono state coinvolte in sinistri, la falsificazione del chilometraggio e la vendita di mezzi rubati. Occhio pure ai prezzi troppo bassi.

A questo proposito ricevere tutta la documentazione corretta è fondamentale. In particolare deve essere presente il modello TT2119 compilato e firmato da entrambe le parti, in quanto è fondamentale per l’aggiornamento della carta di circolazione, poi non deve mancare il certificato di proprietà in versione cartaceo o digitale, ed eventualmente il Documento Unico di Circolazione.

L’atto di vendita deve essere siglato e autenticato con bollo. Altrimenti può andare bene un atto pubblico, l’importante è che vi sia una copia identica all’originale.

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