Quando si sale su un’auto la si immagina sicura, o almeno lo si spera. Eppure vi sono dei modelli che sono un vero pericolo. Ecco quali.
Viaggiare su una macchina dovrebbe essere un’operazione del tutto sicura. O meglio, sedersi al suo interno come conducente o passeggero non dovrebbe comportare alcuna ansia per la propria incolumità. Eppure esistono dei modelli che non sono proprio il massimo sotto questo punto di vista. Anzi. Fanno proprio venire paura. Nella nostra analisi vi sveleremo quali sono e perché sono tanto spaventosi.
Piccola premessa prima di cominciare. Si tratta di mezzi poco raccomandabili ad ogni velocità. Non serve dunque andare a tavoletta.
Negli ultimi vent’anni la tecnologia ha fatto passi da gigante. Tante le introduzioni per evitare conseguenze fatali in caso incidente, dagli airbag all’ABS sono diventate dotazioni di serie. Eppure in circolazione ci sono ancora veicoli da far venire i brividi.
Partiamo dal Mitsubishi Express. Si tratta di un van, l’ideale per il trasporto di merce ingombrante. Sulla carta stazza e altezza da terra elevata dovrebbero essere una garanzia. Ed invece no. Lanciato nel 2020 agli Antipodi, l’Australasian New Car Assassement Program, lo ha valutato con un bello zero. Malgrado il beneficio dei sedili alti, il furgone non ha superato il test relativo agli impatti laterali e alla protezione dal colpo di frusta.
Non meglio va la Chevrolet Corvair. Grazie alla sua eleganza e spaziosità, nel 1960 venne premiata come “Macchina dell’Anno”. Ma la sospensione con braccio oscillante e soluzioni volte perlopiù al risparmio l’hanno resa insicura. Tra queste l’eliminazione dell’anti-roll bar anteriore, scelta che vide il costruttore americano in tribunale per un centinaio di cause intentate a seguito di sinistri.
La Ford Pinto si attesta tra le auto più pericolose per una decisione scellerata. A dispetto dell’alto numero di tamponamenti in territorio statunitense, il brand dell’Ovale Blu optò per mettere il serbaio proprio a ridosso del bumper posteriore, facendo incrementare in maniera esponenziale il rischio di incendi ed esplosioni.
Costruita a budget ridotto la Pontiac Fiero era debole sotto tutti i punti di vista. Nel 1984 ogni mese almeno venti esemplari venivano portati in officina per perdite di olio sugli scarichi bollenti.
Con la Great Wall Steed 5 si va in Cina. Realizzata con materiale scadente per essere venduta a poco, venne spedita sul mercato africano priva di airbag, ABS, oltre che con un sistema frenante non al top. Per la NCAP è da zero in pagella.
Incredibilmente troviamo anche una Suzuki, la Samurai per la precisione. Prodotta per affrontare gite fuoristrada, la stessa azienda nipponica ammise di avervi montato dei serbaioi difettosi.
Sul podio delle più pericolose, a sorpresa troviamo la Mercedes Classe A, incapace di superare il cosiddetto test dell’Alce. La Casa di Stoccarda dapprima nicchiò sul problema, poi lo riconobbe correndo ai ripari.
La Caparo in stile prototipo endurance costruito in fibra di carbonio presentava numerosi difetti, specialmente a livello elettrico. Nonostante le premesse e le promesse fu un flop.
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