La Michelin è una marca francese di pneumatici, ed oggi vi sveleremo la storia dell’omino, ovvero il famosissimo logo. Ecco la sua storia.
Tutti quanti conoscono il marchio di gomme francese Michelin, che produce quelli che sono forse i migliori pneumatici del mondo in termini di auto stradali. Questo costruttore ha legato la propria esperienza sulle quattro ruote anche e soprattutto al mondo delle corse, dove è praticamente sempre stata presente.
Ad oggi, la Michelin si concentra sull’endurance, fornendo le proprie gomme alle classe Hypercar e GTE, con dei risultati incredibili. Infatti, soprattutto alla 24 ore di Le Mans, queste sono mescole che sono in grado di fare stint di 2-3 ore senza essere sostituite, ma in passato ha avuto anche diverse avventure nel mondo della F1.
L’ultima c’è stata tra il 2001 ed il 2006, quando si è trovata contrapposta alla giapponese Bridgestone. Di certo, non ha avuto vita facile visto il dominio della Ferrari, ma grazie a Fernando Alonso ed alla Renault, sono arrivati due titoli nel biennio 2005-2006 prima di lasciare il Circus. Nelle prossime righe, vi racconteremo la brillante storia del famoso omino, che trovate sparso in giro per ogni angolo del pianeta.
Come detto in precedenza, il marchio Michelin è noto in tutto il mondo, soprattutto grazie al famoso omino che è il proprio simbolo. La sua storia è lunghissima e risale addirittura alla fine del ventesimo secolo, visto che fu inventato alla Fiera Provinciale di Lione del 1894. La nascita di questo simbolo si lega ai personaggi che hanno dato il nome al noto marchio di pneumatici.
Stiamo parlando Andre ed Eduard Michelin, due fratelli che avevano la volontà di pubblicizzare le loro nuove gomme. All’epoca, infatti, stavano nascendo le prime auto stradali, anche se è ovvio che si trattasse di vetture ben diverse rispetto a quelle che abbiamo conosciuto nei nostri tempi. Uno dei due fratelli, nel momento dell’invenzione dell’omino, ebbe un’intuizione geniale.
L’uomo riuscì a capire che l’aggiunta di gambe, braccia, occhi e bocca ad un mucchio di gomme potesse farlo sembrare più umano. Qualche anno dopo, il fumettista Marius Rossillon adattò una pubblicità di una birra di origine tedesca mostrando un uomo con un bicchiere in mano mezzo rotto. Si trattava di una metafora per far capire quanto potessero essere resistenti le gomme di questo marchio francese in caso di qualche foratura.
La pubblicità tedesca mostrava il Re Gambrinus, ovvero colui che, nella leggenda, è colui che ha inventato la birra, che sorseggiava da una pinta. Il fumettista, invece, inventò un nuovo logo con il famoso omino intento ad inghiottire i vari dossi presenti sulla strada. L’obiettivo era quello di dare l’idea che, tramite questi pneumatici, la guida divenisse più fluida e meno pericolosa.
Inizialmente, le gomme presero il nome Bibendum, dal latino “Nunc est bibendum“, tradotto in italiano “Ora bisogna bere“, e con il tempo, è stato adattato a Michelin, con questo logo che è stato votato da molta gente come il migliore e più originale del mondo. Si tratta di una storia a dir poco incredibile, che però spiega bene la leggenda di questo marchio.
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