E’ iniziata come peggio non avrebbe potuto la stagione 2023 per Charles Leclerc. Il monegasco è stato anche, pesantemente, criticato da un ex F1.
E’ di nuovo notte fonda nel box di Charles Leclerc dopo la prestazione incolore avuta sul tracciato cittadino di Miami. Il monegasco avrebbe voluto dare seguito al risultato di Baku dove, quantomeno, ha ottenuto il primo podio stagionale.
Il 14 febbraio scorso, giorno della presentazione della Ferrari SF23, l’umore del prodotto più vincente dell’Academy della Ferrari era alle stelle. I ferraristi credevano di poter dire la loro per il titolo mondiale contro la corazzata austriaca. La Red Bull Racing, invece, ha conservato un vantaggio tecnico strepitoso, conquistando in rapida successione tutti i primi gran premi stagionali.
La Ferrari ha osservato le vittorie di Max Verstappen e di Sergio Perez a debita distanza, non avendo una vettura all’altezza della RB19, ma anche della W14 e della AMR23. La Rossa è così scivolata al quarto posto della graduatoria costruttori, dovendo fare i conti con una vettura veloce in qualifica nelle mani del monegasco, ma estremamente capricciosa sulla lunga durata di una gara.
I punti si fanno, naturalmente, nei gran premi e nelle sprint race e con una macchina poco bilanciata e molto nervosa nei tratti misti Charles Leclerc non ha potuto fare i miracoli. Tra l’altro, la velocità sul dritto della SF23 è risultata nettamente inferiore a quella della RB19 con DRS spalancato. Charles non può fare miracoli ma, al tempo stesso, spera di levarsi qualche piccola soddisfazione nel corso dell’anno, magari davanti al pubblico imolese o nel suo gran premio di casa a Monaco.
I driver della Rossa sono spesso oggetto di critiche da parte di ex piloti del passato che ritengono inaccettabile la fine che sta facendo una gloriosa Scuderia come quella modenese. Un attacco diretto ai piloti oltre ad essere insensato, a volte, risulta anche fuori luogo. Leclerc e Sainz non possono fare miracoli a bordo di una vettura poco agile delle curve e decisamente più lenta sui rettilinei delle principali rivali.
Il numero 16 ha registrato già due pesanti 0 in classifica a causa di due ritiri, uno per un suo errore e l’altro per un problema tecnico alla monoposto. Nelle altre occasioni ha sempre cercato di dare il massimo, sebbene nell’ultima tappa di Miami ha compiuto per due volte il medesimo errore finendo contro le barriere della insidiosa curva 7 del tracciato cittadino della Florida. In classifica piloti occupato la settima posizione con soli 34 punti, 10 in meno del suo teammate.
L’ex driver Martin Brundle, oggi opinionista per l’emittente britannica Sky, ha tuonato: “Sta distruggendo un sacco di pezzi alla Ferrari e sta sprecando delle opportunità. Forse è il pilota più veloce sulla griglia di partenza, ma sembra che non riconosca quali siano i suoi limiti. Quando era alla Sauber non vedevo l’ora di vederlo su una Ferrari, ma ora deve smettere di commettere così tanti errori. Da un paio di anni sta guidando assolutamente al limite e questo lo fa vacillare”.
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