Ha fatto innamorare anche Gianni Agnelli: a distanza di 30 anni sembra che il tempo si sia fermato per lei

Gianni Agnelli ha sempre avuto una passione sfrenata per lei, che nonostante i segni del tempo resta sempre stupenda

Le auto di Gianni Agnelli, anche a 20 anni dalla morte dell’Avvocato, sono ancora tra le più apprezzate al mondo. Diverse le mostre organizzate per farle ammirare al pubblico, perché il grande imprenditore che ha legato il suo nome alla Fiat è stato fin da giovane appassionato di motori. In particolare aveva una vera e propria passione per guidare auto speciali, prodotte su misura per lui, che aveva sempre delle richieste di personalizzazione molto particolari. Soprattutto ha avuto il piacere di possedere e guidare auto che non hanno mai conosciuto la produzione di serie, proprio per questo dei pezzi unici che oggi varrebbero una fortuna, qualora fossero battute all’asta.

l'avvocato gianni agnelli
Gianni Agnelli e la passione sfrenata per un’auto (ANSA) – fuoristrada.it

Vengono in mente la Ferrari 166 MM Barchetta con carrozzeria Touring degli anni 50, ma anche la Lancia Thema limousine, modello utilizzato poi da Madonna per il suo tour italiano del 1987, oltre alla Fiat 130 Villa d’Este station wagon, col portapacchi di midollino, e la 125 S blu, di sicuro la sua preferita, che di unico aveva anche la targa (personalizzata Torino A00000).

C’è a dire il vero però una macchina che non riuscì mai ad avere e neanche a guidare per una sola volta. Una vettura dalle forme avveniristiche che impressionò subito Agnelli, che l’apprezzò così tanto che sembrò anche volerla produrre in serie, ma che alla fine rimase solo un concept. Che comunque fu fonte d’ispirazione per un’auto prodotta qualche anno dopo. Parliamo della Lancia Kayak.

Un concept che fece impazzire Agnelli

Presentata per la prima volta al Salone di Ginevra del 1995, questa vettura era un’interpretazione di Nuccio Bertone di una moderna coupé Lancia, che nonostante le forme estreme seguiva in pieno la tradizione della Casa. In pratica una moderna rielaborazione dei canoni stilistici delle coupé italiane, delle grandi auto degli anni ’50 e ’60. Disegnata da Luciano d’Ambrosio, Bertone presentò una versione funzionante su base Lancia K.

Tra le caratteristiche più evidenti il ritorno al lungo cofano delle auto del passato, che evoca un motore potente e velocità elevate, oltre ad un’abitacolo leggero e compatto con quattro sedili avvolgenti. Corta e spiovente invece la parte posteriore, che richiama proprio le coupé, tipo di vetture su cui la Lancia aveva fatto la sua storia. Per alcuni questa Kayak era l’Aurelia B20 del 2000.

Le linee del concept amato da Gianni Agnelli
La vettura che fece innamorare Gianni Agnelli (Instagram) – fuoristrada.it

Ancora oggi quest’auto conserva il suo spirito moderno e fra i fan del marchio rimane un sogno mai realizzato. In realtà la Lancia decise di creare su questa base nel 1997 la coupé Kappa, ma non raggiunse mai le vette stilistiche di questa Kayak. E i numeri delle vendite sono lì a testimoniarlo: infatti ne furono costruiti solo 3.263 esemplari.

Questa Lancia Kayak fece davvero perdere la testa all’Avvocato Gianni Agnelli, che apprezzò talmente tanto la vettura all’epoca della sua presentazione che non vide l’ora di vederne una capace di poter andare su strada. Ma alla fine non ci fu mai un seguito a quel progetto, che rimase nel cassetto.

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