La Ferrari deve avere la forza di rialzarsi dopo l’ennesimo avvio di stagione da incubo. Ora arrivano parole importanti su Vasseur.
In casa Ferrari si sta vivendo uno degli inizi di stagione peggiori della storia, ed ora è il momento di farsi morale e provare a risalire la china. La SF-23 era stata presentata in pompa magna lo scorso 14 febbraio, con l’amministratore delegato, ovvero Benedetto Vigna, che disse chiaramente che questa sarebbe stata la monoposto del Cavallino più veloce di tutta la storia.
Purtroppo però, sin dai primi test di Sakhir si era capito che le cose non sarebbero andate come sperato. Il 23 febbraio, primo giorno di prove invernali, Charles Leclerc era sceso dalla vettura scuotendo la testa, e subito aveva dato l’impressione ai tifosi che questa sarebbe stata una stagione in salita, mentre la Red Bull imprimeva un ritmo forsennato.
Le prime cinque gare non hanno fatto altro che confermare le impressioni negative del monegasco, che ha ottenuto l’unico podio della Ferrari chiudendo al terzo posto a Baku, pista dove ha messo a referto anche una bella pole position. Il nuovo team principal Frederic Vasseur si è ritrovato in mano un team allo sbando, dilaniato dall’assurda gestione di Mattia Binotto, che per fortuna è stato messo alla porta dopo quattro anni di gestione al limite della decenza.
Il manager francese, tuttavia, non avrà di certo un lavoro facile, ma sembra uno in grado di gestire situazioni di questo tipo. Dal canto suo, ha già avviato la ristrutturazione della Scuderia, tagliando i rami secchi e mettendosi sulle tracce dei migliori ingegneri presenti sul mercato. L’obiettivo è quello di strapparne altri alla Red Bull, anche se non sarà di certo facile.
Il percorso per riportare in alto la Ferrari sarà molto lunga, ma è chiaro che a Frederic Vasseur vada data fiducia, perché i frutti del suo lavoro incominceranno a vedersi solo a partire dal prossimo anno. Del manager francese ha parlato in queste ultime ore il grande Piero, ovvero il figlio del Drake, che ha concesso un’intervista ad “Autosprint“.
Ecco cosa ha dichiarato: “Dobbiamo dare tempo a Vasseur, lui conosce molto bene il motorsport e ci fidiamo del suo lavoro. In passato abbiamo avuto ottimi risultati ammodernando l’organizzazione, ma è chiaro che ci servono anche specialisti che vengano da fuori per rinforzarci“. In tal caso, Piero Ferrari ha fatto un’allusione a ciò che fece Jean Todt tanti anni fa, quando fu ingaggiato nel 1993 da Luca Cordero di Montezemolo. Il francese, che veniva dalla Peugeot nei rally, iniziò a cercare il meglio del meglio, prendendo Michael Schumacher ed i migliori tecnici dalla Benetton.
Pochi anni dopo, il Cavallino si ritrovò subito a lottare per il mondiale, anche se per vincerlo ci volle forse più tempo del previsto. Tuttavia, l’attesa fu ripagata da una vera e propria abbuffata di vittorie, che i tifosi non possono dimenticare. La speranza è che tutto ciò possa accadere in un futuro non troppo lontano, anche se è ovvio che la pazienza dovrà regnare sino a quel momento.
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