Il richiamo riguarda diversi veicoli che hanno evidenziato problemi di fabbrica: ecco quali sono i modelli coinvolti.
Quando si parla di automobili un ruolo davvero fondamentale nella scelta della propria vettura lo riveste la sicurezza. È indispensabile che ogni macchina che circola per strada abbia tutte le componenti assolutamente perfette per evitare gravi pericoli alla propria salute e a quella degli altri. Questo ovviamente, è in primis a carico di chi fabbrica i mezzi di trasporto.
Le case automobilistiche devono assicurarsi che ogni componente funzioni perfettamente. Per questo quando la notizia di un malfunzionamento è arrivato alle orecchie dell’azienda è stato immediatamente disposto il ritiro dei veicoli.
Ancora una volta il mondo auto è costretto a fare i conti con un richiamo per un malfunzionamento: la causa, ancora una volta, sono gli airbag Takata che, in condizioni di elevata temperatura e umidità, potrebbero deteriorarsi non assicurando quindi di svolgere il proprio compito, ossia salvare la vita in caso di incidente, nella maniera corretta.
Il richiamo è stato diffuso dal portale Safety Gate del Rapex è confermato anche dall’NHTSA negli USA e non va assolutamente sottovalutato perché questo malfunzionamento potrebbe provocare il rischio di lesioni ai passeggeri dei veicoli coinvolti. Ma quali sono i modelli che devono essere sottoposti al richiamo? Ecco le vetture interessate dalla misura e cosa fare per chi possiede questi modelli.
Ad essere interessati al richiamo per il malfunzionamento degli airbag a marchio Takata, che potrebbero deteriorarsi nel tempo e, se attivati, a causa di una pressione interna eccessiva potrebbe causare lo scoppio del corpo del dispositivo di gonfiaggio e frammenti di metallo potrebbero passare attraverso il materiale del cuscino causando lesioni agli occupanti del veicolo, sono 10 modelli Skoda.
Si tratta di Citigo, Roomster, Fabia II, Fabia III, Rapid, Yeti, Kodiaq, Octavia III, Superb II, Superb III, tutti prodotti tra il 1° giugno 2012 e il 15 dicembre 2017.
In questo caso è stata la stessa Skoda a segnalare alle autorità le azioni di richiamo necessarie per problemi di difettosità di prodotti da ritirare dal mercato e da controllare. Un’azione che interesserà migliaia di clienti del marchio che saranno così costretti a recarsi in officina con le loro vetture.
Come riporta il bollettino della Commissione europea, il problema sarà affrontato con il richiamo Skoda 69DU: l’azienda boema, infatti, invierà un messaggio a tutti gli interessati e la loro concessionaria dovrà quindi essere contattata immediatamente per organizzare la sostituzione dell’airbag in modo da risolvere nella maniera più tempestiva possibile il problema.
Il problema legato agli airbag Takata è noto da tempo: già nel 2014 furono richiamate milioni di vetture negli Stati uniti che denotavano un malfunzionamento, una problematica che ha portato l’azienda giapponese al fallimento per dichiarare poi bancarotta nel 2017 per essere rilevata, infine, dalla società statunitense Key Safety Systems e ribattezzata Joyson Safety Systems.
Una questione molto difficile da affrontare visto che Takata era azienda leader del settore e che la maggior parte delle case automobilistiche montava airbag prodotti dall’azienda giapponese.
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