Inattesa e clamorsa, arriva una nuova decisione che riguarda la vita di Michael Schumacher: tutti i suoi tifosi restano con il fiato sospeso
Da quasi nove anni e mezzo tutto quello che succede nella vita di Michael Schumacher può essere vissuto esclusivamente dai suoi stretti familiari e dal personale medico che lo segue. Fuori però c’è un mondo che è andato avanti e vorrebbe anche poterlo rivedere e riabbracciare.
I motivi per cui non è possibile sono noti a tutti, la salute del campione tedesco è diventato interesse primario e la condizione non si può cambiare. Poi però ciclicamente succede che il suo nome torni in ballo per quello che ha seminato in 21 lunghi anni di permanenza nella Formula 1.
Ancora una volta si sarà sentito fischiare le orecchie, perché in questi giorni, dall’altra parte del mondo, il Kaiser è protagonista anche se in contumacia. Succede infatti che una delle sue monoposto leggendarie, la Ferrari F1-2000, sia la protagonista assoluta dell’asta di RM Sotheby’s ad Hong Kong.
Non stiamo parlando di una vettura normale, ma di quella che permise a lui e a Maranello di spezzare un tabù. Perché quell’anno finalmente fu festa piena, con il suo terzo titolo tra i Piloti (il primo della cinquina in rosso) e il decimo nella storia del Cavallino tra i Costruttori.
L’inizio della stagione 2000 per Michael Schumacher e per la Ferrari era stato diverso dal solito e non solo perché il mondo era entrato nel terzo millennio. Dopo 4 anni infatti se n’era andato Eddie Irvine, passato alla storia più per la sua simpatia e le sue donne che per le imprese al volante. Al suoi posto un giovane Rubens Barrichello che finalmente aveva la chance della vita.
A Maranello durante l’inverno, memori di quello che era successo nei campionati precedenti sfumati sempre per poco, i tecnici avevano lavorato duro. Il risultato era la Ferrari F1-2000, bellissima da vedere ma soprattutto quasi imbattibile in pista come avremmo scoperto a fine stagione.
Michael Schumacher mise subito le cose in chiaro con tre vittorie di fila, a Melbourne nell’apertura, poi due settimane dopo in Brasile e quindi a Imola. La gara di Interlagos però fu decisamente complicata perché i meccanici dovettero cambiare il fondo dopo un incidente. Ma alla fine, il meritato trionfo.
Quella stessa vettura tornò in scena in Spagna, dove si aggiudicò la pole position e il quinto posto assoluto, e poi al GP di Monaco. Lì Schumacher ottenne l’unica pole position su questo circuito nel corso della sua carriera in Ferrari, ma si ritirò in gara. E poi ancora all’allora A1 Ring in Austria dove fu colpito al via dalla Bar-Honda di Zonta e costretto al ritiro. In ogni caso Schumi chiuse la stagione con 9 vittorie, più una di Barrichello in Germania aprendo un ciclo vincente.
Alla fine di quella stagione la monoposto progettata dall’ingegnere inglese Rory Byrne e spinta da un motore 3 litri V10 con una potenza massima di 810/820 Cv a 17.900 giri/min fu bloccata a Maranello e revisionata completamente. L’anno successivo fu esposta al Salone di Ginevra e poi venduta ad un appassionato inglese.
Così è diventata una delle prime Ferrari di Formula 1 moderne a far parte di una collezione privata per essere guidata sui principali circuiti dell’Europa, compresi Monaco, Misano e Silverstone. In seguito è entrata nella collezione del milionario texano Kevin Crowder, che l’ha fatta certificare Ferrari Classiche nel 2005.
Oggi rispunta a Hong Kong e tutti si aspettano che ancora una volta Michael Schumacher batta tutti i record. Si presenta infatti all’asta con un prezzo di stima fra i 7.500.000 e i 9.500.000 (circa 9 milioni di euro). Il prezzo massimo per una Ferrari è stato 14.870.000 milioni di dollari per la F2003-GA sempre di Schumacher e i tifosi aspettano notizie.
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