Non si era mai vista in circolazione, forse anche perchè è rimasta soltanto per un paio di anni sul mercato prima di sparire con la stessa velocità con cui era apparsa. A voi quella che forse, è l’unica Porsche del genere.
La casa tedesca Porsche non è poi così celebre per produrre esemplari unici, la maggior parte delle sue automobili iconiche infatti sono disponibili in grande quantità sul mercato dell’usato a differenza di altri marchi molto più “avari” di modelli unici. In questo caso però ci troviamo di fronte ad un modello dal valore potenzialmente smisurato. Peccato che i collezionisti non l’abbiano capito. Per ora.
Dalla Germania con amore
Tra le tante eccellenze tedesche non si possono dimenticare le automobili sportive: anche se a noi italiani piace pensare di avere le migliori del mondo, e marchi come Ferrari e Maserati sono sicuramente tra i migliori esistenti, possiamo dirlo senza troppa finta modestia, bisogna dire che anche i meccanici teutonici e i progettisti del paese europeo sanno il fatto loro.
Tra i marchi più importanti che producono supercar in tuto il mondo troviamo senza dubbio Porsche che è nata originariamente durante la guerra per costruire mezzi pesanti come carri armati e veicoli d’assalto leggeri ma ha finito per evolversi nella produzione di supercar velocissime, dopo una breve parentesi con i trattori che ricorda il percorso di Lamborghini nel nostro paese.
La Porsche olandese
Una nazione che al contrario non ha una tradizione particolarmente brillante nel mondo delle automobili è la vicina Olanda. Ora, nei famosi Paesi Bassi la gente preferisce spostarsi tradizionalmente a bordo di velocipedi come biciclette e tandem, motivo per cui non ci sono mai stati grandi incentivi per le poche ditte locali che producono automobili nello svilupparsi in modo importante.
Tra i marchi olandesi degni di una menzione troviamo comunque la Daf che ha prodotto sia autocarri che automobili, Spyker che costruisce lussuose supercar sportive e Heynsdyk, un marchio durato quanto la neve ad agosto sul mercato europeo ma che ha fatto in tempo a lasciarsi una Porsche molto speciale prima di chiudere definitivamente bottega. Ecco di quale parliamo.
Sembra uno scioglilingua
La casa produttrice Heynsdyk fondata da un imprenditore olandese di nome Ronald Heijnsdijk con un cognome difficilissimo da pronunciare per latini come noi è durata davvero pochissimo: pensate che è rimasta attiva tra il 2010 ed il 2012 prima di chiudere dopo una bancarotta che l’ha portata a fallire dopo pochi mesi di attività. Una parentesi così breve da essere quasi insignificante nel grande schema delle cose, ma non per certi collezionisti.
Prima di chiudere però Ronald ha fatto a tempo ad ultimare almeno una vettura. Si tratta della incredibile decappottabile Heynsdyk F2500, un bolide che condivide molti dei suoi componenti con una vettura di Stoccarda. La maggior parte dei componenti dell’automobile infatti sono stati importati dalla Porsche 944, incluso il motore da oltre 200 cavalli che spinge questa creazione.
La Heynsdyk ha una carrozzeria artigianale completamente ridisegnata: quando un giornalista locale domandò a Ronald se la sua era una vettura fatta con gli scarti di un’altra auto, egli rispose: “La mia filosofia prevede il non buttare un’auto perfettamente funzionante”. Della F2500 esistono appena una quindicina di esemplari e questo, attualmente in vendita, ci sembra offerto ad un prezzo davvero troppo basso. Nemmeno 20.000 Euro per un’auto più rara di certe Ferrari, follia pura!