BMW e Alfa Romeo, la partnership che non ti aspetti: l’auto è straordinaria

Non si era mai vista un’automobile così prodotta da due marchi che sono storicamente rivali più che alleati: eppure, la foto non mente e il crossover incredibile. Vediamo nel dettaglio come nasce questa decappottabile.

Quando due rivali uniscono le forze, non ce né più per nessuno e la concorrenza comunica a preoccuparsi. In passato abbiamo visto numerose collaborazioni tra marchi ufficiali e non ma questa potrebbe essere la migliore di tutte, al livello stilistico e pure di prestazioni. Andiamo un po’ a vedere chi ha inventato questa bellissima decappottabile e perchè secondo noi merita tutta questa attenzione.

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Alfa Romeo e BMW (Fuoristrada.it)

Due al prezzo di uno

La storia dell’automotive è ricolma di collaborazioni tra marchi diversi, a volte anche rivali, che hanno unito le forze in una o più occasioni per cercare di competere contro la concorrenza, proporre qualcosa di nuovo al pubblico o semplicemente per superare una crisi finanziaria molto pesante. Alcune collaborazioni sono state vincenti, basti pensare a quella tra Ford e Shelby negli anni sessanta che portò pure ad importanti vittorie sportive.

Altri sodalizi non sono stati baciati dalla fortuna come nel caso della tremenda Alfa Romeo Arna costruita su un telaio Nissan o la Pontiac con meccanica McLaren costruita nel 1989 che ormai non si ricorda praticamente più nessuno se non per il suo volante decisamente assurdo. Proprio parlando del Biscione ad essere sinceri ci siamo imbattuti in una di queste collaborazioni che da un lato è intrigante…dall’altro ha un problema fondamentale.

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E pensare che una volta erano rivali (Fuoristrada.it)

Italia con Germania

I marchi in questione, ovvero Alfa Romeo e BMW, non sono mai stati grandi amiconi e non soltanto per la classica rivalità tra Italia e Germania, paesi d’origine dei brand, che va ben oltre la semplice sfida calcistica che ben conosciamo. Entrambe le case infatti producono più o meno le stesse macchine, nel senso che dove il cliente può scegliere una Giulia può anche optare per una Serie 3 come negli anni novanta tra una Serie 7 ed una 166 l’imbarazzo della scelta era tangibile.

In questo caso specifico comunque, le due case hanno unito le forze “mettendo da parte le divergenze” e dando vita ad un’auto dal design unico che dimostra quanto di buono potrebbero fare le due case produttrici se solo decidessero ufficialmente di cooperare. Per l’incontro tra marchi, è stato scelto il campo preferito da entrambe le case: quello delle decappottabili ad alte prestazioni.

Scoperta con stile

A scoprire questa…scoperta, perdonateci il gioco di parole, sono stati gli internauti che navigano su blog e siti dedicati alle stranezze del mondo dell’automobile che hanno avuto un’occhio di falco individuando l’unica fotografia esistente di un tuning estetico che definire “unico” non sarebbe sufficientemente preciso. L’auto in questione è una decappottabile che unisce lo stile di Alfa Romeo alla proverbiale solidità della BMW tedesca.

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Alfa Romeo Z4. O BMW Giulia Spider, se preferite (Fuoristrada.it)

La vettura in foto stranamente non è un fotomontaggio, anche se siete legittimati a scambiarla per tale visto che ne esiste un unico esemplare. Il ritrovamento è avvenuto quest’anno e a farlo è stata la cronista Helen Wakerley che ha diffuso le foto della vettura sul web. A quanto pare, un proprietario con un grande senso del gusto ha deciso di tramutare la propria BMW Z4 in un’Alfa Romeo. Quelli sono palesemente i cerchioni della Giulia mentre è probabile che il frontale sia stato ricavato da una Giulietta della vecchia serie e montato frontalmente da un buon carrozziere.

La roadster in foto è una BMW Z4 della terza serie, costruita tra il 2009 ed il 2016 prima dell’arrivo dell’ultima rampolla della famiglia bavarese che ha subito un pesante restyling. Spinta da un motore sovralimentato con quattro cilindri in linea che troviamo anche sulla 320i, la spider non sfigura certo in un tracciato anche se guidare a bassa velocità sul lungomare lasciando di sasso i passanti sarebbe molto più soddisfacente. Complimenti all’automobilista che ha avuto questa intuizione stilistica!

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