Le utilitarie verso una brusca fine? Arriva l’annuncio che mette paura agli automobilisti. Ecco cosa è pronto ad “ucciderle”
Pratiche, dalle dimensioni ridotte, comode per muoversi nel traffico cittadino. Le utilitarie sono ormai da decenni l’essenza dell’automobile. Quelle a cui le famiglie si affidano e si rivolgono per assolvere le loro più semplici commissioni. Presto, però, potrebbero sparire. Un futuro senza automobili utilitarie è l’allarme lanciato nelle ultime ore. Chi è responsabile della “fine” delle utilitarie?. La risposta vi sorprenderà.
Negli ultimi anni il dibattito nel mondo dei motori si è particolarmente concentrato sul tema ambiente. Le automobili hanno contribuito e continuano a contribuire in maniera pesante all’inquinamento che sta mettendo a dura prova il nostro paese. Per questo negli ultimi anni, dove il tema della salvaguardia ambientale ha sensibilizzato sempre più persone, molte aziende hanno investito per cercare una soluzione che possa rendere l’automobile un mezzo ecosostenibile. La soluzione che sembra per ora essere più vicina all’obbiettivo è sicuramente l’auto elettrica. Numerose normative sono state fatte sia dall’Unione Europea che dai singoli stati.
Schäfer mette in guardia: sarà la fine delle utilitarie
Queste normative però non sempre mettono d’accordo tutti. La nuova normativa anti inquinamento Euro 7 per i motori a combustione, che entrerà in vigore nel 2015, ha infatti un nemico illustre: Thomas Schäfer, Ceo della Volkswagen. In occasione del Consumer Electronic Show 2023 tenutosi a Las Vegas, l’ingegnere ha manifestato tutte le sue perplessità in merito alla nuova normativa Europe, che aiuterebbe l’ambiente molto meno di quanto si possa pensare. “Sono rimasto deluso dalla normativa Euro 7 proposta dalla Commissione” ha detto senza troppi giri di parole. Secondo Schäfer sarebbe stata sprecata un’occasione per realmente diminuire le emissioni e aiutare l’ambiente. “Anzi, si rischia di creare danni inattesi” ha spiegato.
Inizialmente, le aziende automobilistiche avevano proposto una riduzione delle emissioni molto più consistente e limiti più rigidi. La decisione della commissione, invece, sarebbe più “malleabile”, ma renderebbe anche più complicato per i costruttori riuscire a rientrare nei parametri tecnici dell’auto. “L’auto oltretutto ha bisogno di programmazione” ha detto, in riferimento ai possibili cambiamenti dei cicli di omologazione delle vetture che la Commissione da normativa potrebbe richiedere ogni anno.
Tutto ciò potrebbe tradursi in auto dai costi molto più elevati, a causa dell’omologazione dei propulsori, delle nuove norme sulla riduzione dell’inquinamento da parte delle pastiglie dei freni, o sulle novità in termini della sicurezza informatica del veicolo. Costi che su un’auto di grandi dimensioni sono facilmente ammortizzabili, ma su una vettura più piccola difficilmente potranno essere sostenuti dalle aziende “senza colpo ferire”. Ecco perché questa normativa potrebbe rivelarsi fatale per le utilitarie e segnare la fine di questa tipologia di macchina. “Sarà l’assassino delle utilitarie con motorizzazione tradizionale”. Ha detto Schäfer, mandando in allarme tutti gli appassionati.