Largamente impiegato dall’esercito americano, l’HUMVEE è la controparte da battaglia del più famoso Hummer H1 civile ma le cose potevano andare diversamente: questo rivale ha rischiato di batterlo sul tempo.
Sapete come si assegnano i bandi all’esercito degli Stati Uniti? Varie case presentano il progetto di un’arma o di un veicolo e vince quello ritenuto più funzionale dai vertici dell’US Army. Tra i progetti più di successo troviamo l’HUMVEE, versione militare dell’Hummer americano – o potremmo dire che l’H1 è la sua versione civile – che resta in servizio con gli eserciti di tutto il mondo. Ma le cose potevano andare molto diversamente.
Con abiti civili
Studiare la storia è bello perché ci permette di immaginare centinaia di scenari alternativi in cui le cose sono andate diversamente e le conseguenze di questi sul nostro presente. Per esempio, tutti conosciamo la storia dell’Hummer americano, in realtà nome della casa che ha prodotto i modelli H1, H2 ed H3: questi enormi SUV derivano da un mezzo militare, l’AM General HUMVEE – scioglilingua che indica un veicolo ad alta mobilità – che vinse nel 1981 l’appalto indetto dall’esercito per una nuova jeep.
Questo veicolo impiegato per la prima volta nel 1989 durante l’Operazione Just Cause a Panama è diventato famoso almeno quanto la sua controparte civile per le massicce dimensioni e la mobilità su ogni terreno che però è pareggiata e superata da veicoli insospettabili…ma lasciamo stare. Facciamoci piuttosto la domanda del giorno: quali erano le alternative all’Humvee che l’esercito decise di scartare?
Chrysler VS Hummer
Tra i veicoli proposti all’esercito per sostituire le ormai obsolete jeep Mutt M151 non c’erano ovviamente solo gli HUMVEE, dato che molte case vennero attirate dalla proposta di stipulare un contratto multimilionario con un ente così importante. Anche Lamborghini propose quello che sarebbe diventato l’LM002. Poi si fece avanti Chrysler con un interessante mezzo pesante.
La casa americana propose un mezzo molto interessante e molto simile all’HUMVEE tramite la sua succursale Teledyne Continental: il veicolo pesava intorno alle 3 tonnellate e differiva per pochi elementi dal mezzo che poi avrebbe ottenuto il bando dall’esercito. In effetti, possiamo dire senza problemi che Chrysler andò vicinissima a portare a casa questo fantastico accordo lavorativo prima di essere battuta sul filo del rasoio dalla AM General.
Per pochi Dollari…
Il progetto Cheetah come venne ribattezzato dai vertici della Chrysler andò molto vicino a vincere l’appalto: il mezzo era in grado di resistere alle schegge di granata e alle pallottole di piccolo calibro, era molto grosso e “piatto”, cosa che ne aumentava l’aderenza al terreno e poteva montare a bordo una grandissima varietà di armi incluso il sistema TOW che consiste in un potente lanciatore di missili anticarro.
Nel design del veicolo sono evidenti le influenze stilistiche delle Chrysler civili come gi pneumatici molto simili a quelli delle moderne auto di Jeep o la mascherina frontale che ad un occhio molto attento ricorderà sicuramente il muso della 300C che sarebbe uscita molti anni dopo. La vettura venne valutata attentamente dall’US Army che ordinò anche alcuni prototipi dicendosi interessato al progetto.
Purtroppo per Chrysler e per la sua Cheetah, l’accordo con la produttrice dell’HUMVEE era troppo vantaggioso per essere declinato con la AM General che fu in grado di garantire una produzione in serie di 50.000 unità in tempi ragionevoli contro le appena 3.800 unità che Chrysler poteva schierare in poco tempo. Una batosta da cui la casa non si è mai ripresa…o forse no?
Una nuova vita
Ad oggi, i pochissimi esemplari di Teledyne Continental Cheetah ancora in circolazione sono ambitissimi dai collezionisti come in questo caso. Il veicolo che vedete in foto è uno dei fuoristrada originali prodotti dal marchio nel corso dell’appalto. Come potete vedere, il mezzo è ancora in perfette condizioni. Questi grossi 4×4 sarebbero stati eccellenti per un esercito sempre impegnato in qualche guerra.
Questo mezzo verrà battuto all’asta online tra un mese, a gennaio. Non abbiamo francamente idea del prezzo a cui potrebbe essere venduto ma considerando la sua rarità e il fatto che negli USA mezzi come questo sono il Santo Graal di tanti appassionati di motori, potremmo anche sparare una cifra vicina al milione. Voi che ne pensate? Ci fareste un giro sopra?