Arrivano le multe dal cielo. Da oggi i vigili hanno uno strumento in più per sanzionare chiunque parcheggi su una pista ciclabile.
La tecnologia arriva in sostegno a chiunque, anche ai vigili che la utilizzano per poter controllare al meglio le irregolarità in strada. Il sentore generale è quello di esser visti dall’alto in ogni momento, specie se ci si trova nei centri maggiormente abitati. In effetti, è proprio così, dato che le telecamere sono posizionate in tantissimi posti del tessuto urbano.
Quelle installate di recente, però, andranno a dare una maggiore sicurezza ai ciclisti intenti a passeggiare all’interno della pista a loro dedicata. Troppe volte le auto parcheggiate su essa hanno creato disagi di vario tipo. Ora, però, sembra divenire impossibile fare quest’ultima manovra, non consentita dal Codice della strada.
I vigili permettono a chi si accosta su una pista ciclabile con la propria auto un solo minuto. Dopo di quello la sanzione è assicurata. Ma non si ferma qui il contrasto a questo atteggiamento sbagliato da parte dei guidatori di auto e motocicli. In particolare, se i tempi di sosta si allungano, la stradale può anche intervenire con una rimozione forzata del mezzo.
Un contrasto vero e proprio a questo atteggiamento che ha causato anche degli incidenti. Parcheggiare su una pista ciclabile vuol dire transitarci per un periodo. Ciò sta a significare minore sicurezza per chi sta passando, che può anche essere colpito dall’auto o dal motociclo. In tal caso, si va a ledere la sicurezza della persona stessa, oltre al probabile danno alla bicicletta o al monopattino.
Delle telecamere posizionate in alto inviano direttamente una notifica alla centrale operativa attiva per 24h. In tal caso, i vigili possono immediatamente intervenire con una sanzione. Poi, però, possono anche decidere di contattare il carro attrezzi per far rimuovere il veicolo dal luogo in cui è stato intercettato. I dati relativi alle auto parcheggiate sulle piste ciclabili sono impressionanti. Andiamoli a vedere.
Al novembre del 2022 sono stati statisticamente raggruppati i numeri relativi all’anno in questione. Sono un centinaio le operazioni scattate per via di manovre sbagliate sulle piste ciclabili. Le multe hanno superato la soglia dei 3.000 richiami, di cui 1.813 arrivati tramite le telecamere di sorveglianza. Numeri da capogiro che hanno costretto le autorità ad intervenire con un massiccio dispiegamento di telecamere sui luoghi più a rischio.
A decidere questa attività di controllo massiccio è stato il Comune di Nizza, che ha scelto di installare sei telecamere in nove aree in cui ci sono delle piste ciclabili. La multa al trasgressore può arrivare fino ai 135 euro, con il rischio che il proprio mezzo sia sequestrato e con un maggior costo per tutta l’operazione relativa al dissequestro.
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