Tesla, clienti scippati: allarme nel mondo dell’automotive

Quando una nuova casa produttrice si inserisce sul mercato con un successo incredibile ed inaspettato come Tesla, è evidente che per contro, altri marchi ne fanno le spese. Ecco a chi Elon Musk ha “soffiato” più clienti.

In fin dei conti, un’economia basata sul libero mercato si fonda su un principio: “rubare” clienti alle aziende rivali! Che sia tramite una legittima concorrenza – come in questo caso – o tramite sotterfugi e giochetti con il marketing mondiale, soffiare i clienti ai rivali non sempre è facilissimo e in questo, l’imprenditore Elon Musk proprietario di Tesla è stato davvero astuto. Ecco chi ne ha fatto le spese in modo più gravoso.

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Elon Musk se la ride tutto contento… (Fuoristrada.it)

Cambiare è bene

Ogni azienda che venda un qualsiasi prodotto su un libero mercato come quello europeo ha due tipi di clienti: quelli molto fidelizzati che dopo essere rimasti soddisfatti dal prodotto acquistato tendono a tornare per fare ancora compere fino a diventare dei veri habitué e quelli che per qualsiasi motivo, non necessariamente l’insoddisfazione verso i prodotti comprati, cambiando radicalmente orientandosi vero un altro marchio.

Generalmente parlando e anche senza possedere una laurea in economia, è facile capire che l’arrivo di un marchio su un determinato mercato, come quello automobilistico per esempio, che inizia ad ottenere moltissimo successo costa irrimediabilmente denaro e clienti alla sua concorrenza. In questo, le rivali di Elon Musk si sono trovate di fronte un vero fenomeno inarrestabile.

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Tesla, un fenomeno che non si vedeva da anni (Fuoristrada.it)

Clienti che vanno, clienti che vengono

Da quando Tesla ha presentato la prima vettura davvero diffusa a portare sul cofano il marchio californiano, la celebre e famigerata Model S, moltissime case produttrici di tutto il mondo si sono trovate davanti un fenomeno difficile da contrastare: Tesla è stata per le automobili quello che Adidas e Nike sono state per il mondo dell’abbigliamento. Un marchio così popolare che un prodotto specifico, l’auto elettrica anziché le sneakers in questo caso, è stato identificato con il suo nome proprio.

Parlano i dati, dopo tutto: dalle circa 2.600 consegne di automobili del 2012, primo anno di produzione della Tesla Model S, l’azienda di Musk è passata in circa dieci anni alle 936.172 unità prodotte e consegnate nel 2021, cifre da capogiro. Soprattutto per le rivali della casa che solo adesso, con nuove vetture elettriche al passo coi tempi stanno lentamente recuperando il terreno perso in anni di strapotere di Musk e dei suoi prodotti.

Chi ha perso davvero

Ora, la domanda che ci facciamo un po’ tutti è: quali sono i marchi che hanno perso più clienti per “colpa” di Tesla? Quali case sono state letteralmente sopraffatte da questo nuovissimo fenomeno di marketing americano? Sicuramente, il brand che ha accusato il contraccolpo peggiore è Toyota anche se probabilmente questo dipende dal fatto che la casa giapponese è quella che vende in media più auto l’anno. Quindi, è comprensibile che sia anche quella che ha perso più clienti.

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Anche Honda ha subito uno smacco mica da niente (Fuoristrada.it)

Una ricerca condotta da S&P Mobility afferma che il 15,3% degli acquirenti di Tesla prima di comprare una delle auto offerte dal brand di Musk guidava una Toyota. A quanto pare sono state le giapponesi a pagare il prezzo peggiore in clienti perché pure Honda avrebbe detto ciao ciao a quel 13,3% di clienti che quando hanno comprato una Tesla per la prima volta lo hanno fatto dicendo addio alla casa nipponica. Ecco perchè Honda ha il dente avvelenato con Elon Musk!

Naturalmente, anche BMW e Mercedes-Benz hanno perso qualche cliente non avendo almeno inizialmente una berlina elettrica con cui fronteggiare la Model S: rispettivamente il 6,7% ed il 6,2% dell’utenza di Tesla arriva da Mercedes e BMW da sole. Altri marchi che hanno perso una percentuale significativa di clienti sono Ford, Chevrolet, Audi e Lexus che pure offre da anni vetture ibride che possono costituire una grande alternativa ad un’auto totalmente elettrica.

La Tesla-mania non sembra aver inciso troppo pesantemente sul mercato italiano: le cose sono due, o non ci sono dati o i clienti di Fiat e marchi tricolore assortiti sono così fedeli da non lasciarsi appassionare dal primo marchio arrivato sul mercato. Una buona notizia per le nostre case, insomma ma un po’ meno per le rivali!

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